Questa mattina circa 150 operatori socio-sanitari hanno occupato il Maschio Angioino a Napoli per manifestare contro il loro licenziamento, come riportato in un comunicato.
Lo slogan della protesta è “Giù le mani dagli operatori sociali”. La decisione di licenziamento, si legge nella nota, è stata presa dall’Asl Napoli 1 Centro, che ha rescisso anticipatamente di un anno e mezzo il contratto con Gesco e il consorzio di cooperative capofila per la gestione dei servizi psicosociali rivolti a fasce vulnerabili, la medicina penitenziaria e il Dipartimento Assistenza Ospedaliera.
Attualmente alcuni manifestanti si trovano all’interno della Sala dei Baroni. La cessazione del contratto, continua il comunicato, coinvolge circa 300 lavoratori, che dopo anni di impegno a favore degli utenti dell’Asl si ritroveranno senza occupazione.
Questa decisione avrà un impatto gravissimo su persone con disturbi psichici, anziani affetti da Alzheimer o demenza senile, disabili e le loro famiglie, che perderanno il supporto a cui erano abituati.
Le cooperative coinvolte stanno incontrando difficoltà nel ricollocare il personale in tempi rapidi a causa della risoluzione unilaterale del contratto. Per ragioni di sicurezza, il Maschio Angioino è stato chiuso al pubblico, permettendo solo l’uscita dei turisti entrati in precedenza.
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