Il Museo Diocesano di Donnaregina, giovedì 31 ottobre, ospiterà una giornata dedicata allo studio e alla musica organizzata dall’Associazione Cappella Neapolitana. Questa iniziativa mira a ricordare un periodo cruciale, l’anno 1724, quando Napoli si affermò come capitale della musica, un anno che coincide con l’ultimo anno di vita del grande compositore Alessandro Scarlatti.
Il Momento Storico di Napoli nel 1724
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Nel 1724, Napoli viveva un momento di cruciale rilievo storico, artistico e musicale. Dopo secoli di dominio straniero, aveva accumulato un inestimabile patrimonio culturale, con musicisti che iniziavano a viaggiare per l’Europa, promuovendo la “città della musica”. L’influenza di Alessandro Scarlatti, che arrivò a Napoli nel 1683, fu determinante: con lui la città non solo formalizzò lo stile barocco romano, ma favorì anche una diffusione internazionale di talenti musicali.
Eventi Cruciali del 1724 e Impatti Sulla Musica Europea
Il 1724 fu testimone di eventi che avrebbero inciso sulla storia musicale e politica di Napoli. Il re di Spagna, Filippo V, abdicò brevemente in favore del figlio Luigi, un cambio di dinastia che aprì le porte al regno Borbonico nel sud Italia. In quell’anno fu eseguita anche la “Didone abbandonata” di Domenico Sarro su un libretto di Pietro Metastasio, segnando un punto di svolta nello sviluppo dell’opera. Tra i talenti emergenti vi era Johan Adolph Hasse, che studiava sotto la guida di Scarlatti e il giovane Farinelli, che debuttò a Napoli. La “Giornata di Studi Napoli 1724”, attraverso discussioni e performance musicali, si propone di esplorare questi momenti fondamentali nella storia di Napoli, gettando le basi per le celebrazioni previste nel 1725 in onore dell’anniversario della morte di Alessandro Scarlatti.
Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2024 - 14:37 / di Cronache della Campania