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Caserta. “Ti devo dare un avviso: dieci giorni al massimo e te ne devi andare da lì.” Queste parole di minaccia, seguite da atti intimidatori come l’incendio di un’auto e il taglio dei cavi elettrici, sono state rivolte a una giovane coppia con una neonata, a causa del mancato pagamento del canone d’affitto.
Lo scenario emerge dall’ordinanza del gip di Napoli, Nicoletta Campanaro, che ha portato all’arresto di 14 persone tra cui ilo boss Antonio Mezzero su richiesta della DDA, notificati dai carabinieri del comando provinciale di Caserta. L’operazione ha smantellato una banda criminale legata alle fazioni Schiavone e Zagaria della mafia casalese.
Secondo le indagini, il proprietario dell’appartamento, anziché rivolgersi a un avvocato per risolvere il contenzioso con gli inquilini, ha preferito ricorrere all’aiuto della criminalità organizzata.
A fronte di un compenso, i malviventi hanno preso di mira la coppia, incendiando l’auto e tagliando i cavi elettrici, dopo che la famiglia si era rifiutata di pagare una bolletta della luce ritenuta eccessiva.
Gli episodi sono stati denunciati dalle vittime alle forze dell’ordine, che hanno anche segnalato le tensioni con il proprietario e spiegato che, essendo genitori di una neonata, lasciare l’abitazione prima della scadenza del contratto era impossibile.
Tutto ha avuto inizio quando un proprietario di casa, Pietro Zippo, non riuscendo a riscuotere l’affitto dovuto, ha deciso di ricorrere a metodi violenti. Ha ingaggiato una rete di criminali, tra cui Davide Grasso e Pasquale Natale, per intimidire la coppia morosa e costringerla ad abbandonare l’abitazione.
Il piano criminale ha preso forma quando Zippo ha contattato Pietro Di Marta, promettendogli una ricompensa in cambio di un atto intimidatorio. Di Marta, senza esitare, ha raggiunto la coppia e, con minacce esplicite, ha fissato un ultimatum di dieci giorni per lasciare l’appartamento.
Le intimidazioni non si sono fermate qui. La pressione sulla coppia è cresciuta fino a sfociare in un atto di violenza inaudito: l’incendio dell’auto. Davide Grasso e Pasquale Natale hanno incaricato Andri Spahiu di eseguire l’azione, dimostrando una spietata indifferenza nei confronti delle vittime.
La gravità della vicenda è ulteriormente aggravata dal fatto che la coppia aveva un figlio piccolo, un dettaglio che rende l’azione dei criminali ancora più vile e inumana.
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Che terribile situazione, speriamo che la giustizia faccia il suo corso.