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E’ in Messico il miglior bar del mondo: l’Antiquario di Napoli è 78esimo

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E’ a Città del Messico il miglior bar del mondo: si chiama Handshake Speakeasy. Ma l’Italia si difende benissimo nella classifica dei primi 100.

E’ un trionfo italiano ai World’s Best Bars perché il Bar Leone di Hong Kong, un gioiello italiano trapiantato in Asia, ha conquistato il secondo posto nella prestigiosa classifica dei The World’s Best Bars 2024.

Ideato e fondato da Lorenzo Antinori, il Bar Leone si è distinto per una filosofia che unisce la tradizione italiana alla creatività contemporanea. La sua carta dei cocktail, un equilibrio perfetto tra velocità, gusto e semplicità, ha incantato la giuria internazionale e ha attratto un pubblico sempre più vasto.

La capacità di reinterpretare i classici e di creare nuovi signature drink, unita all’atmosfera accogliente e informale del locale, ha reso Bar Leone un punto di riferimento per gli appassionati di mixology di tutto il mondo.

L’Italia brilla sulla scena internazionale

Ma il successo del Bar Leone non è un caso isolato. L’Italia si conferma ancora una volta come una delle nazioni più influenti nel mondo della mixology. Drink Kong di Roma, con la sua atmosfera underground e la maestria di Patrick Pistolesi, si è consolidato tra i migliori bar al mondo. Locale di Firenze, con la sua elegante semplicità, e Moebius di Milano, con la sua proposta innovativa, hanno fatto il loro ingresso nella top 50, dimostrando che il talento italiano non si esaurisce nei grandi centri urbani.

Anche Freni e Frizioni di Roma, L’antiquario di Napoli (78esimo) e il Camparino in Galleria di Milano hanno mantenuto posizioni di rilievo nella classifica, confermando la vitalità e la diversità della scena mixology italiana.

Un successo che va oltre i confini nazionali

Il successo dei bar italiani all’estero è la dimostrazione che la cultura del bere miscelato in Italia è in continua evoluzione e che i nostri bartender sono in grado di competere ai massimi livelli con i colleghi di tutto il mondo. Questo risultato è frutto di anni di passione, dedizione e ricerca, e rappresenta una grande soddisfazione per tutti coloro che lavorano nel settore.

Cosa rende la mixology italiana così speciale?

La tradizione: L’Italia vanta una lunga tradizione nella produzione di distillati e nella preparazione di cocktail, che affonda le sue radici nella storia e nella cultura del Paese.

La qualità degli ingredienti: L’utilizzo di prodotti locali e di alta qualità è un elemento fondamentale della mixology italiana.

La creatività: I bartender italiani sono noti per la loro capacità di sperimentare e creare cocktail originali e sorprendenti.

L’ospitalità: L’accoglienza e la cordialità sono caratteristiche distintive dei bar italiani, che contribuiscono a creare un’atmosfera unica e memorabile.

Il futuro della mixology italiana appare luminoso. Con sempre più giovani talenti che si affacciano sulla scena e con un pubblico sempre più esigente e informato, possiamo aspettarci di vedere ancora molti successi nei prossimi anni.


Articolo pubblicato il giorno 23 Ottobre 2024 - 18:45

Rosaria Federico

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