Dieci partite, solo 5 gol subiti, la miglior difesa del campionato e 25 punti in classifica. Il Napoli è capolista, non certo atteso, con 4 punti di vantaggio sull’Inter campione uscente e tra i protagonisti spicca Alex Meret.
Il portiere, ai microfoni di Radio Crc, emittente partner del club, commenta l’ottimo avvio di stagione: “La nostra difesa è frutto del lavoro di squadra: i centrocampisti coprono le linee di passaggio, i difensori si posizionano correttamente, e in area c’è grande attenzione nel marcare l’avversario.
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Tutti si sacrificano, corrono a 100 all’ora. È un lavoro collettivo, dobbiamo continuare a fare ciò che ci chiede il mister,” dice Meret, proiettato già al prossimo incontro casalingo di domenica contro l’Atalanta di Gasperini, anche lei in forma.
“Domani analizzeremo i video. Il mister prepara ogni partita con grande attenzione: ci concentreremo su movimenti difensivi, pressioni e sul come imporre il nostro gioco, limitando il loro. Ogni dettaglio è curato, e noi seguiremo le sue indicazioni. L’intensità vista contro il Milan sarà fondamentale: la squadra corre tanto, il ritiro è stato impegnativo, ma utile. Sacrificio per i compagni, fare uno scatto in più: tutto questo aiuta e ci mantiene fisicamente al top.”
Sul successo di San Siro, Meret aggiunge: “Era un test importante contro una squadra di livello, e arrivavamo in un momento positivo. Questa vittoria ci dà ancora più fiducia per proseguire il nostro percorso. Puntiamo a vincerle tutte e poi vedremo,” spiega il portiere azzurro, che riflette anche sulla sua parata decisiva su Musah.
“Sono interventi complessi e rischiosi, bisogna calcolare con precisione tempi e distanze. Lui ha allungato la palla e ho deciso di chiuderlo con un’uscita bassa; è andata bene, mi ha colpito sul piede e abbiamo evitato una situazione pericolosa. Su queste situazioni lavoriamo anche durante la settimana.”
Sulla costruzione dal basso, dice: “Se fatta bene penso possa portare vantaggi e situazioni importanti con occasioni molto pericolose. Ci sta che per un errore tecnico o per movimento sbagliato si possa perdere la palla, ma la cosa importante è esser subito pronti a riaggredire come facciamo in ogni occasione. Noi ci proviamo, poi il rischio non deve essere mai troppo alto”.
Meret elogia Politano: “Sta facendo un ruolo che non gli avevo mai visto fare. È un giocatore di grande resistenza, ma ci sta mettendo anche una grandissima disponibilità e attenzione.
Sta facendo un ruolo più faticoso, ma per noi è importantissimo perché ci dà una grande mano sull’esterno e con Di Lorenzo possiamo chiudere meglio dentro l’area. Ci aiuta tantissimo anche in fase offensiva e dobbiamo sfruttare al massimo le sue caratteristiche”, spiega Meret che guardando al futuro ha una certezza.
“So che non farò l’allenatore quando finirò la mia carriera”. Infine sui colleghi di ruolo sostiene: “Penso che Courtois sia il migliore, come lui ce ne sono tanti e provo a rubare il meglio da ognuno per crescere”.
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