Con l’ufficializzazione in Gazzetta Ufficiale, il regolamento europeo riguardante i dazi sulle importazioni di auto elettriche cinesi è ora in vigore. Le nuove tariffe variano tra il 17% e il 35,3% e saranno applicate per i prossimi cinque anni, a seconda del produttore e del livello di cooperazione dimostrato durante l’indagine condotta dalla Commissione europea sulle sovvenzioni statali cinesi.
Collaborazione tra UE e Cina
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Nonostante l’imposizione dei dazi, l’Unione Europea e la Cina continuano a dialogare per trovare soluzioni che rispettino le normative dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. La Commissione europea ha ribadito la propria apertura nel negoziare impegni sui prezzi con esportatori singoli, in modo da agevolare possibili compromessi nel settore commerciale.
L’opposizione dell’industria tedesca
La decisione di Bruxelles ha incontrato la forte opposizione dell’industria automobilistica tedesca. L’associazione dei costruttori tedeschi ha espresso il proprio disappunto, descrivendo la mossa come “una battuta d’arresto per il libero commercio globale e quindi per la prosperità, la conservazione dei posti di lavoro e la crescita dell’Europa”. L’industria teme che le nuove tariffe possano innescare reazioni negative a livello internazionale e minare il libero scambio.
Il dibattito su come conciliare queste nuove misure con la necessità di mantenere un mercato globale aperto e prospero continua a essere un tema centrale per le economie europee e per i rapporti internazionali.
Articolo pubblicato il giorno 31 Ottobre 2024 - 22:46 / di Cronache della Campania