La ristorazione italiana autentica e di qualità tradizionale continua a resistere e crescere. S
low Food ha premiato 324 locali con la Chiocciola nella trentacinquesima edizione di “Osterie d’Italia”, presentata a Milano. In questa occasione sono state illustrate le nuove forme di ristorazione informale.
Nel volume dell’edizione 2025, sono segnalati 1917 locali, che includono osterie, ristoranti, enoteche con cucina e agriturismi. Novità di quest’anno è la sezione “Locali Quotidiani”, con 134 insegne che raggruppano alternative come pastifici, pub, enoteche e gastronomie. Queste tipologie si caratterizzano per l’attenzione al territorio, la selezione delle materie prime e uno stile di accoglienza che favorisce la convivialità, elementi che rispecchiano l’idea di osteria secondo “Osterie d’Italia”.
I nuovi ingressi nell’edizione 2025 ammontano a 460, segno di un settore in continua crescita e rinnovamento. Le regioni con più osterie segnalate sono il Piemonte (178), la Campania (172) e la Toscana (164). La distribuzione dei premi Chiocciola è simile: Campania con 39 locali, Piemonte con 29 e Toscana con 27.
Carlo Bogliotti, amministratore delegato di Slow Food Editore, ha dichiarato durante la presentazione al Teatro Strehler di Milano: “Le osterie sono luoghi autentici e accoglienti, diversi da tutti gli altri, e faremo di tutto per tutelarli.”
Ha aggiunto che per il terzo anno consecutivo, la guida si conferma un bestseller, superando anche la guida Michelin nelle vendite in libreria.
Premi Speciali 2025:
Premio Novità dell’anno: Babeuf – Cagliari
Premio Giovane dell’anno “Vittorio Fusari”: La ciottolona – Boccheggiano (Grosseto)
Premio Coraggio: Osteria del Castello – Arquata del Tronto (Ascoli Piceno)
Premio Interpretazione della cucina regionale: Entrà – Finale Emilia (Modena)
Premio Oste dell’anno: Boivin – Levico Terme (TN)
Menzione speciale per l’Osteria Boccondivino di Bra, che compirà 40 anni e ha condiviso le sue origini con Slow Food.
Articolo pubblicato il giorno 14 Ottobre 2024 - 19:27