È un caso di concussione che ha scosso il Comune di Giugliano quello emerso dalle indagini della Procura di Napoli Nord, affidate alla Guardia di Finanza. Un imprenditore locale, gestore di un centro sportivo con campi da padel, tennis, calcio a 5 e servizi di ristorazione, è stato vittima di un vero e proprio ricatto. Le autorità avrebbero infatti preteso denaro per “aggiustare” presunte irregolarità riscontrate nel suo impianto sportivo, minacciandolo in caso contrario della revoca della concessione comunale.
L’inchiesta ha portato all’arresto di due figure di rilievo nell’amministrazione comunale: un consigliere comunale e un dirigente dell’Ufficio per le Politiche Sociali, Cultura e Sport. Entrambi sono ora agli arresti domiciliari, accusati di concussione. Secondo quanto emerso, i due avrebbero avanzato reiterate richieste di tangenti all’imprenditore, sfruttando i controlli dei vigili urbani come pretesto per ottenere somme di denaro.
La tangente richiesta ammontava a 30 mila euro, di cui 15 mila già versati. Tuttavia, l’imprenditore non ha ceduto al completo ricatto e ha deciso di denunciare la situazione alle autorità. Grazie alla sua collaborazione, la Guardia di Finanza è riuscita a monitorare la consegna del denaro, che era stato incassato da un avvocato coinvolto nello stesso giro di corruzione. Questo legale era già stato arrestato lo scorso settembre, e le indagini hanno confermato il suo ruolo di intermediario, con il denaro che veniva successivamente trasferito ai due arrestati odierni.
Articolo pubblicato il giorno 11 Ottobre 2024 - 10:12