Il consorzio di cooperative sociali Gesco ha intentato una causa milionaria contro l’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro. Al centro della disputa, la rescissione anticipata di un contratto che prevedeva l’erogazione di servizi socio-sanitari per le fasce più deboli della popolazione.
La decisione dell’Asl ha messo a rischio il posto di lavoro di circa 300 operatori e ha scatenato le proteste del terzo settore napoletano. Gesco, stimando una perdita economica compresa tra 1,6 e 4 milioni di euro, ha presentato una richiesta di risarcimento danni.
Cosa è successo? L’Asl Napoli 1 ha deciso di interrompere con 14 mesi di anticipo il rapporto con Gesco, preferendo affidare i servizi ad altre istituzioni. Questa scelta ha suscitato molte perplessità, soprattutto perché ha messo in discussione un modello di welfare consolidato e apprezzato.
Perché è importante? La vicenda ha un impatto diretto sulla vita di centinaia di lavoratori e sulle condizioni di vita di migliaia di utenti. Inoltre, solleva interrogativi sulla gestione dei servizi pubblici e sulla tutela dei diritti dei lavoratori.
Cosa chiedono i lavoratori? Gli operatori socio-sanitari coinvolti nella vertenza chiedono il ripristino del contratto e la garanzia della continuità dei servizi. Hanno organizzato numerose manifestazioni per far sentire la propria voce e chiedere il sostegno della comunità.
Quali sono le prossime mosse? La vicenda è destinata a tenere banco nei prossimi mesi. Si attende ora l’esito del ricorso presentato da Gesco e le decisioni che verranno prese dalle istituzioni competenti.
Articolo pubblicato il giorno 28 Ottobre 2024 - 20:31