Incontro artistico al Museo Duca di Martina: danza classica, scultura e teatro
La mattinata trascorsa al Museo Duca di Martina in Floridiana è stata un’esperienza unica e coinvolgente, offrendo ai partecipanti un’immersione completa nel mondo dell’arte spirituale. Il simposio “Lo spirituale nell’Arte” ha attirato una vasta platea, confermando l’interesse del pubblico verso eventi che intrecciano discipline diverse, dal ricordo di artisti illustri alla filosofia, passando per l’intrigante mondo del surrealismo. Organizzato dall’ICRA Project in collaborazione con la direzione del museo, questo appuntamento rappresenta uno degli eventi cardine dell’ottava edizione del progetto Memorie Future.
La giornata si è aperta con un toccante tributo a una figura importante del panorama artistico: Antonio Borrelli. L’intervento di apertura è stato tenuto dall’Onorevole Francesco Emilio Borrelli, che ha ricordato con emozione suo padre, celebre scultore e orafo, a dieci anni dalla sua morte. L’intervento di Ilenia Gradante, archeologa e responsabile della direzione del museo, ha ulteriormente arricchito la commemorazione, offrendo una profondità storica e culturale all’evento.
La giornata è proseguita con la testimonianza di Liliana Cosi, étoile rinomata nel panorama mondiale della danza classica. Cosi ha narrato il suo straordinario viaggio artistico, che l’ha vista protagonista sui palcoscenici della Scala di Milano e del Bolshoi di Mosca. Ha condiviso inoltre i momenti salienti della sua carriera, compreso il sodalizio professionale con Rudolf Nureyev e la fondazione di una scuola di danza a Reggio Emilia insieme a Marinel Stefanescu. La sua storia ha offerto al pubblico una riflessione profonda sulla relazione tra arte, fede e passione.
Un momento di elevato spessore intellettuale è stato offerto da Gianni Garrera, filologo rinomato, che ha intrattenuto e stimolato i presenti con una riflessione filosofica sulle interazioni complesse tra natura e arte, spirito e materia. L’excursus, che ha spaziato da San Francesco d’Assisi fino a Kandinskij, è stato un viaggio affascinante alla scoperta del ruolo dell’arte come interprete del mondo spirituale.
L’evento è culminato in un omaggio ai 100 anni del Surrealismo, grazie a una performance emozionante di Lina Salvatore, Michele Monetta e Lorenzo Marino, basata sui brani poetici di Antonin Artaud e Raymond Queneau. Questa celebrazione del Surrealismo ha chiuso una mattinata ricca di applausi e riflessioni, segno tangibile dell’alta partecipazione emotiva e intellettuale degli spettatori presenti.
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