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Marco Dell’Utri, figlio dell’ex fondatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri, è coinvolto nell’inchiesta sui capi ultras del Milan, secondo gli atti del secondo filone delle indagini della Procura di Milano sul tifo organizzato.
Indagine che ha portato la scorsa all’arresto di Daniele Cataldo, braccio destro di Luca Lucci, per associazione a delinquere e tentato omicidio di Enzo Anghinelli il 12 aprile 2019 in via Cadore.
Secondo un’informativa della squadra mobile e l’ordinanza di custodia cautelare, Dell’Utri jr è descritto come “socio in affari” di Giancarlo Lombardi, noto come ‘Sandokan’, storico leader del gruppo ‘Guerrieri Ultras’ e fino al 2018 “socio fraterno” di Lucci, capo della curva sud del Milan, prima che i due entrassero in conflitto per la leadership del tifo organizzato.
Durante una faida interna, nella notte tra l’11 e il 12 gennaio 2024, otto uomini di Lucci, tra cui Cataldo, Francesco Lucci, Marco ‘Pacio’ Pacini e l’organizzatore di concerti per Fedez, Hagag Islam, organizzano un attacco contro ‘Sandokan’.
Lo trovano nella discoteca Old Fashion di Milano, dove si trova con uno dei figli di Nazzareno Calajò, boss della Barona, nemico giurato della banda Lucci.
‘Sandokan’ riesce a fuggire grazie all’aiuto dei buttafuori e di altri presenti, tra cui Marco Jacopo Alessandro Dell’Utri, imprenditore di 43 anni nato in Svizzera, attivo nel settore musicale e cinematografico, e figlio dell’ex senatore condannato a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. La mattina seguente, gli uomini di Lucci vengono intercettati.
“E’ un fratello per me, io non sapevo niente”, riferiscono le parole di Dell’Utri jr al capo della sud, dopo avergli spiegato come mai l’aggressione a Lombardi è andata a vuoto.
Loro gli avrebbero risposto: “Non ti stiamo né minacciando né dicendo che non devi più vederlo” ma “con tutta la gente che c’è a Milano con cui potevi fare la società ti sei scelto proprio un… di merda”.