Da oggi, venerdì 4 ottobre, è disponibile il nuovo album “No Jazz. Omaggio a Natalino Otto”, una rivisitazione moderna dell’opera di Natalino Otto curata dal Fidanza Jazz Combo. Questo progetto discografico, disponibile sia in formato fisico che digitale, celebra il 55° anniversario dalla morte del leggendario cantante e musicista, pioniere dello Swing in Italia.
Natalino Otto: Il Viaggio di un Pioniere dello Swing
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La storia di Natalino Otto, il cui vero nome era Natale Codognotto, è affascinante e cruciale per comprendere le radici dello Swing italiano. Nel 1932, a soli vent’anni, Natalino intraprende il suo viaggio musicale imbarcandosi sul transatlantico Conte di Savoia come assistente del batterista di bordo. Questo ruolo fu fondamentale nel suo sviluppo artistico, poiché gli permise di attraversare l’Oceano Atlantico ben 34 volte, tra Genova e New York, immergendosi nel fervore musicale dell’epoca.
Lo Swing e la Censura in Italia
Il ritorno a Genova nel 1935 segna l’arrivo dello Swing in Italia. Il suo talento non era limitato alla batteria; infatti, grazie alle esperienze maturate oltre oceano, Natalino inizia a cantare e a lasciare un segno indelebile nella musica italiana. Tuttavia, tra il 1941 e il 1945, la musica Swing e Jazz subisce una dura censura nel Paese, considerata “barbara antimusica negra” dall’EIAR, l’Ente Radiofonico di Stato. Nonostante le avversità, Natalino Otto continuò a cantare e registrare, attendendo pazientemente il cambiamento che arrivò alla fine della guerra.
La Rinascita del Dopoguerra
Con l’avvento del 1944 e la trasformazione dell’EIAR in RAI, la carriera di Natalino Otto riceve un nuovo impulso. Viene finalmente riconosciuto per il suo contributo artistico e culturale, culminando nel 1949 con la sua scrittura ufficiale con la RAI. Ciò segna l’inizio di una carriera brillante, non solo come cantante ma anche come autore ed editore, consolidando il suo status di grande artista italiano.
Fabio Fidanza e il Nuovo Album
Fabio Fidanza, a capo del progetto “No Jazz. Omaggio a Natalino Otto”, condivise la sua ispirazione per l’album: «Mi sono chiesto chi fossero i nostri Frank Sinatra, Count Basie, Nat King Cole, Duke Ellington. La risposta era chiara e mi condusse a Natalino Otto e ad altri pionieri dello Swing in Italia. L’ascolto delle sue canzoni mi è parso familiare, ritrovando echi della mia storia musicale.»
Un Repertorio Intramontabile
Il nuovo album esplora la vasta opera di Natalino Otto, alternando brani che hanno segnato la cultura musicale italiana, come “Op Op Trotta Cavallino” e “Mamma Voglio Anch’io La Fidanzata”, a capolavori meno noti come “Benvenuto Mister Swing” e “Perdoni Signor Bach”. Non mancano pezzi emblematici come “Che Ritmo, Senti Che Ritmo” e “Non Ti Posso Dar Che Baci”, che riflettono l’inesauribile creatività di Otto.
La Produzione: Un Tocco di Nostalgia
In linea con lo spirito dell’epoca, “No Jazz. Omaggio a Natalino Otto” è stato registrato in duo e in diretta, con la voce che imita i fiati, creando l’atmosfera di una piccola orchestra. Questa scelta stilistica offre all’ascoltatore un’esperienza autentica, riportando in vita la magia dello Swing italiano e il genio di Natalino Otto.
Articolo pubblicato il giorno 4 Ottobre 2024 - 14:37