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FAZIOPENTHEATER 2024 – 2025: ‘Nova’ è il primo spettacolo in programma

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L’Accademia “Palasciania” di Capua presenta “Nova”, un’opera teatrale unica nel suo genere, scritta e diretta da Marco Palasciano. Questo spettacolo si propone come un’autoreferenziale esplorazione del teatro stesso, che si porta a compimento con l’inizio della sua rappresentazione. Gli spettatori saranno accompagnati in questo viaggio da Marco Palasciano, Gaetano Riccio e Luca Pellegrino, interpreti principali supportati dalle musiche originali composte dallo stesso Palasciano.

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Il Significato di “Nova”

Il titolo “Nova” possiede una doppia lettura: da un lato è il plurale neutro del termine latino per indicare “cose strane, singolari”, mentre dall’altro è un riferimento alla Capua Nova, la città fondata dai Longobardi nell’856. Questo luogo storico è anche il teatro di una famosa contesa del 960, il cui significato è rivisitato nell’opera attraverso il sottotitolo enigmatico “Sao ko kelli celi unqua li possette neuno”, che suggerisce una dissociazione da motivazioni ignobili.

Una Creazione Lungimirante

La creazione di “Nova” ha visto un complesso periodo di gestazione di cinque anni. Questi anni sono stati caratterizzati da influenze imprevedibili e cambiamenti direzionali, culminando in una fase di intensa euforia cognitiva dell’autore, Marco Palasciano. Questo stato, stimolato anche da interazioni con un’intelligenza artificiale, ha portato al concepimento di un film, oltre ad arricchire la narrativa della commedia.

La Narrazione e il Suo Contesto

La storia di “Nova” prende vita attorno a quella che viene definita da uno dei personaggi come «la vicenda storica più noiosa del mondo». Tuttavia, ciò ha dato spazio a un’architettura narrativa complessa e intessuta di gioco, canto e mistero metafisico. In questo modo, “Nova” si prefigura come un ponte tra Omnia palco sacra (2023-2024) e un’opera ancora da scrivere che aspira a offrire un senso ultimo alla vita dell’autore e, forse, alla realtà stessa.

Capua e la Sua Importanza Storica

L’opera intende donare un significato nuovo a Capua, non solo come culla del volgare italiano ma anche come crocevia di importanti eventi storici e filosofici. Viene messa in luce una “linea filosofale” che parte dall’Egitto di Ptahhotep e attraversa nodi cruciali come Crotone, Elea e Nola. Questo filo narrativo sottolinea l’importanza storica e culturale di Capua come parte di un più ampio dialogo intellettuale.

Tra il gioco e il sogno, “Nova” invita il pubblico a riflettere sul teatro e sulla natura del cosmo come manifestazioni di un sogno o di un grande gioco. La rappresentazione di Capua attraverso quest’opera rivela il potenziale del teatro di offrire nuove prospettive sulla realtà, incitando lo spettatore a esplorare le infinite possibilità del sogno e del gioco nel teatro della vita.

Per ulteriori informazioni e per prenotazioni, contattare i numeri 3389924524 o 3343638451.


Articolo pubblicato il giorno 8 Ottobre 2024 - 15:00


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