Fatture false a Benevento โ Un decreto di sequestro per circa 2,5 milioni di euro, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura di Aversa, ha portato la Guardia di Finanza di Benevento a eseguire unโoperazione contro un complesso sistema di evasione fiscale. Il sequestro รจ stato effettuato nei confronti di diverse societร con sede nelle province di Benevento, Napoli, Avellino e Caserta, con accuse legate all’emissione e allโuso di fatture per operazioni inesistenti e omessa dichiarazione dellโIVA.
Le indagini, che hanno portato anche a dieci perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati, hanno permesso di ricostruire un articolato schema di frode fiscale finalizzato all’evasione. La Procura di Benevento, coordinata dal Comando della Guardia di Finanza di Montesarchio, ha rivelato il coinvolgimento di un commercialista del territorio di Montesarchio, ritenuto lโideatore del sistema fraudolento e responsabile della gestione fiscale delle imprese destinatarie delle fatture fittizie.
Secondo quanto emerso dall’attivitร investigativa, il sistema prevedeva lโemissione di fatture per operazioni inesistenti da parte di societร “cartiere” โ aziende inesistenti o prive di attivitร operativa โ impegnate, formalmente, in attivitร come la gestione di parafarmacie e il commercio di alcolici. Le indagini tecniche e finanziarie hanno portato alla luce una fitta rete di societร che, intestate a cosiddette โteste di legnoโ e prive di dipendenti o sedi effettive, hanno emesso fatture fittizie destinate a societร operanti in settori completamente diversi, come il commercio di abbigliamento da lavoro e attrezzature per la segnaletica stradale.
I provvedimenti di sequestro riguardano disponibilitร finanziarie, beni mobili e immobili riconducibili a queste societร e ai loro rappresentanti. L’operazione segna unโimportante tappa nel contrasto alle frodi fiscali, permettendo di bloccare un vasto giro di false transazioni contabili finalizzate a evadere le imposte per milioni di euro, con conseguente danno per l’erario e per la concorrenza leale tra imprese.
Articolo pubblicato il giorno 30 Ottobre 2024 - 18:07