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Faida tra Ultras Milan: arrestato “Dani sette pistole”, braccio destro di Lucci

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Milano.È stato arrestato Daniele Cataldo, detto “Dani sette pistole” braccio destro del capo ultrà rossonero Luca Lucci, per il tentato omicidio di Enzo Anghinelli, avvenuto il 12 aprile 2019 in via Cadore.

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Anghinelli fu colpito da cinque colpi di pistola mentre era alla guida della sua auto.

Le indagini, inizialmente orientate su piste legate alla droga e a vecchi rancori all’interno della Curva Sud, si sono incrociate con l’inchiesta sulla tifoseria organizzata del Milan, svelando un possibile movente legato al controllo del tifo organizzato.

Secondo gli inquirenti, il tentato omicidio sarebbe maturato all’interno di una faida interna alla curva, con Lucci determinato a consolidare il proprio potere.

Intercettazioni telefoniche hanno rivelato conversazioni tra esponenti della tifoseria che farebbero riferimento all’eliminazione fisica di chi si opponeva alla leadership di Lucci.

Le indagini della Squadra Mobile hanno ricostruito la dinamica dell’agguato, indicando Cataldo come l’esecutore materiale del tentato omicidio.

Lucci, già in carcere per l’inchiesta ‘Doppia Curva’, è indagato per concorso in omicidio.Anghinelli, rimasto gravemente ferito, si è ripreso a fatica dalle ferite riportate.

Gli amici di Lucci ad Anghinelli: “Sei un morto che cammina”

“Sei un morto che cammina …”. Così uno degli ultras milanisti vicini a Luca Lucci, il capo della curva Sud, si sarebbe rivolto ad Anghinelli, dopo che lo scorso 11 luglio, vicino al negozio di tatuaggi “Italian Ink” dello stesso Lucci a Cologno Monzese, subì un’ennesima aggressione, oltre al tentato omicidio del 2019.

Lo si legge nel decreto di fermo della Procura milanese a carico di Daniele Cataldo per la tentato uccisione dell’ultrà legato ad altro gruppo della curva milanista.

La moglie di Cataldo: “Vi arresteranno tutti”

Tra le prove a carico di Daniele Cataldo ci sono anche le confidenze fatte alla moglie, in cui lui le spiega che Enzo Anghinelli, sentito dagli investigatori, “mi ha accusato” per “quello che abbiamo fatto”, ossia di essere stato l’autore con altri del suo tentato omicidio. Parole alle quali lei reagisce dicendo che prima o poi “vi farà arrestare tutti quanti”.


Articolo pubblicato il giorno 17 Ottobre 2024 - 14:10


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