Antichi rancori mai del tutto superati, un licenziamento avvenuto anni fa e, probabilmente, un recente screzio che ha acceso la miccia: sono questi gli elementi che sembrano essere alla base del duplice omicidio avvenuto all’alba al mercato ittico di Salerno, lasciando la città sconvolta e incredula.
Le persone coinvolte – vittime e assassino – erano piuttosto conosciute. Intorno alle 4 del mattino, Francesco Iacovazzo, 72 anni, ha ucciso due suoi ex colleghi, Carmine De Luca, 48 anni, di Salerno, e Rosario Montone, 58 anni, di Portici , per poi consegnarsi spontaneamente ai carabinieri della stazione di Mercatello, portando con sé anche l’arma del delitto, una pistola legalmente detenuta.
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L’episodio è avvenuto all’interno del mercato, tra il panico e la fuga degli avventori presenti.
Dopo aver comprato del pesce per la sua pescheria, l’omicida, per ragioni ancora da chiarire, è tornato indietro e ha sparato ai due uomini: uno è stato colpito da due proiettili, l’altro da uno, mentre un quarto colpo si è conficcato a terra.
Uno dei due è morto sul colpo, mentre l’altro è deceduto in ospedale, dove era stato trasportato in condizioni critiche. Gli investigatori e i magistrati hanno rapidamente escluso l’ipotesi di un coinvolgimento della criminalità organizzata, concentrandosi invece su vecchi rancori come possibile movente.
Il procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, ha dichiarato: “L’indicazione fornita immediatamente dall’autore presunto del delitto, al momento della sua resa ai carabinieri, fa risalire le cause dell’omicidio a contrasti preesistenti, probabilmente intensificati da qualcosa accaduto in mattinata.
Non ci sono attualmente elementi che colleghino il crimine a fenomeni di criminalità organizzata. Il fermato era stato licenziato anni fa e riteneva che le due vittime fossero responsabili del suo allontanamento”.
Alcuni colleghi di Montone e De Luca, presenti nei pressi del luogo del delitto, hanno confermato la presenza di vecchie tensioni tra l’omicida e le vittime, ricordando precedenti litigi. Nel frattempo, sui social media e altrove, si moltiplicano i messaggi di cordoglio per le vittime.
Montone lascia due figli, mentre De Luca lascia due figlie. “Erano due persone eccezionali, sempre disponibili e corrette”, raccontano i colleghi. Carmine De Luca era anche un grande tifoso della Salernitana.
“Era un appassionato autentico della squadra”, ricorda chi lo conosceva, “ma soprattutto un padre affettuoso e un lavoratore instancabile, che non aveva mai avuto discussioni con nessuno”.
Anche il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, accompagnato dall’assessore alla Sicurezza, Claudio Tringali, ha visitato il mercato ittico in mattinata. “È un episodio di violenza sconvolgente“, ha commentato il sindaco Napoli. “Siamo profondamente colpiti, il bilancio è tragico”, ha aggiunto Tringali. Francesco Iacovazzo, dopo essere stato interrogato dal pubblico ministero, è stato posto in stato di fermo e trasferito nel carcere di Fuorni. Le indagini, condotte congiuntamente da carabinieri e polizia, sono coordinate dalla Procura di Salerno.
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