Si è tenuta oggi l’udienza a carico del giornalista free lance Pino Grazioli, accusato di diffamazione aggravata dal mezzo Facebook al sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo.
Sono stati escussi i 2 comandanti della polizia locale di Portici, i quali hanno riferito in merito ai fatti e circostanze del 18 aprile 2020, epoca covid.
Il giornalista Pino Grazioli, difeso dall’avvocato Massimo Viscusi, era intervenuto per poter chiedere l’intervento delle autorità e del 118 onde poter aiutare un senzatetto, risultato scomparso (arrivato a Chi l’ha visto) ed in condizioni di scarsa lucidità.
Lo aveva visto qualche giorno prima nei pressi di Scampia ed era stato preso in carica dal 118.In data 18 aprile, poi, su segnalazione ricevuta, lo aveva ritrovato nei pressi del Comune di Portici, ai confini con il comune di Ercolano, luogo di residenza del giornalista.
Vi furono due dirette molto lunghe nel corso delle quali il giornalista documentò il tutto, chiedendo insistentemente l’intervento delle autorità, del 118 e del Sindaco di Portici e dei suoi consiglieri.
Intervenne anche l’onorevole Francesco Emilio Borrelli, oltre ad un consigliere del m5s dell’amministrazione del Sindaco pd Cuomo.
Il quale, poi, su segnalazione di componenti della giungla denunciò il Grazioli per diffamazione aggravata, reo, a suo dire, di aver denigrato l’Amministrazione Cuomo.
La scorsa udienza erano stati escussi lo stesso Sindaco, difesi dal penalista Marino del foro di Napoli, i tre carabinieri intervenuti sul posto, oltre agli operatori del 118.
Processi rinviato al prossimo 30 aprile, ove saranno escussi il Deputato Borrelli e l’imputato Grazioli. Seguiranno requisitoria e arringhe delle difese.
Articolo pubblicato il giorno 9 Ottobre 2024 - 19:57
Sembra una vicenda molto complessa, speriamo che si possa fare chiarezza durante il processo.
Interessante articolo sul caso del giornalista Pino Grazioli, sembra una situazione molto complessa.