Il pomeriggio di mercoledì 9 ottobre ha segnato la conclusione della terza edizione di “Cortincarcere”, un’iniziativa significativa realizzata dalla Camera Penale di Benevento in collaborazione con l’APS Libero Teatro. Questo progetto è strettamente collegato al Social Film Festival ArTelesia, un concorso internazionale dedicato al cinema sociale, giunto quest’anno alla sua sedicesima edizione. L’iniziativa ha beneficiato del fondamentale supporto tecnico e logistico della direzione carceraria e del personale penitenziario.
Nel contesto di questo evento conclusivo, la Camera Penale ha effettuato una donazione significativa ai detenuti: un proiettore nuovo per la palestra del carcere. Questo gesto rappresenta un ulteriore passo verso il miglioramento delle condizioni di vita e delle opportunità educative all’interno dell’istituto penitenziario, offrendo ai detenuti nuovi spazi e strumenti per attività culturali e ricreative.
“Desirè” Un punto culminante dell’incontro è stata la proiezione del film “Desirè”, che ha visto la partecipazione dei detenuti coinvolti nel workshop cinematografico. All’evento erano presenti anche il regista del film, Mario Vezza, e lo sceneggiatore, Fabrizio Nardi. La pellicola narra la commovente storia di una giovane napoletana di origini nigeriane che, trovandosi in un contesto criminale, viene incarcerata. L’incontro con un educatore, interpretato da Enrico Lo Verso, la guida verso una riscoperta personale e la spinge a prendere decisioni che possono cambiare la sua vita.
Al termine della proiezione, si è tenuto un dibattito coinvolgente tra gli autori del film e i detenuti. Alcuni di loro, profondamente toccati dal messaggio educativo della pellicola, hanno condiviso le proprie esperienze personali e le speranze per un futuro migliore. Questo momento di confronto ha dimostrato come il cinema possa essere un potente strumento di riflessione e di stimolo al cambiamento.
Il progetto “Cortincarcere” si è quindi concluso, dopo essersi sviluppato nel corso degli ultimi mesi, toccando diversi reparti della struttura penitenziaria di Benevento. Il cineforum ha coinvolto detenuti dei reparti di media e alta sicurezza, oltre al reparto “sex offender”, creando un ponte tra arte, riabilitazione e reinserimento sociale. Questo progetto si conferma come un esempio virtuoso di come la cultura e il cinema possano assumere un ruolo centrale nei percorsi di recupero e riflessione personale all’interno delle carceri.
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