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Coppa d’Africa, disavventura per la Nigeria: “Sequestrati in un aeroporto in Libia per 16 ore”

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Situazione paradossale per la nazionale di calcio della Nigeria, bloccata da oltre 14 ore in un aeroporto abbandonato in Libia, senza cibo, acqua o connessione telefonica. Il capitano della squadra, William Troost-Ekong, ha denunciato pubblicamente l’accaduto tramite un post su X (ex Twitter), descrivendo le difficoltà vissute dal gruppo, impegnato nelle qualificazioni alla Coppa d’Africa 2025.

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La Nigeria si trova in Libia per affrontare una partita contro la nazionale locale, prevista per domani, 15 ottobre alle ore 20. Tuttavia, dopo il dirottamento del loro volo e una serie di disguidi logistici, i giocatori nigeriani hanno deciso di non scendere in campo. “Hanno chiuso i cancelli dell’aeroporto e ci hanno lasciato senza connessione telefonica, cibo o bevande”, ha scritto Troost-Ekong, denunciando le condizioni in cui la squadra è stata costretta a rimanere.

Secondo il capitano, il loro aereo sarebbe stato dirottato all’ultimo momento, nonostante fosse stato approvato un atterraggio a Bengasi. “Il governo libico ha annullato il nostro atterraggio senza alcun motivo”, ha dichiarato. La frustrazione è palpabile nel suo racconto: “Più di 12 ore in un aeroporto abbandonato, senza nessun tipo di assistenza. Ho già vissuto situazioni simili giocando in Africa, ma questo è un comportamento vergognoso”.

La gravità della situazione ha spinto la squadra a richiedere l’intervento del governo nigeriano. “A questo punto abbiamo chiesto al nostro governo di intervenire e salvarci”, ha aggiunto Troost-Ekong, spiegando che la squadra ha deciso di non partecipare alla partita, citando preoccupazioni per la sicurezza. “Non accetteremo di viaggiare su strade non sicure o di soggiornare in strutture inaffidabili”, ha affermato.

Il capitano ha poi sollecitato un intervento della Confederazione Africana di Football (CAF), l’organo di governo del calcio in Africa: “La CAF dovrebbe esaminare attentamente cosa sta succedendo qui. Se decidessero di consentire questo tipo di comportamento, che prendano pure i punti. Non accetteremo situazioni del genere.”

Concludendo il suo messaggio, Troost-Ekong ha sottolineato il rispetto che la Nigeria riserva agli avversari quando giungono nel loro Paese: “Rispettiamo noi stessi e i nostri avversari quando vengono in Nigeria. Gli errori possono capitare, ma ciò che è accaduto qui non ha nulla a che fare con il calcio internazionale.”


Articolo pubblicato il giorno 14 Ottobre 2024 - 15:54 / di Cronache della Campania


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