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Napoli, il Comitato pendolari Circum diserta l’incontro con Eav

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Napoli. La decisione era nell’aria e così è stato: il Comitato pendolari Circum ha anncuniato che diserterà l’incontro con Eav. ” Non ci saremo perché stanchi di essere presi in giro, le nostre richieste sempre ignorate”.

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E’ dura la presa di posizione del comitato dei pendolari della circumvesuviana: “Ogni giorno viaggiare sulle linee vesuviane è uno stillicidio, tra soppressioni, ritardi e avarie, la giornata del pendolare è un vero calvario.

Eav, senza mai accogliere le nostre richieste, ci ha invitati per domani pomeriggio a un incontro senza comunicare l’ ordine del giorno, noi non ci saremo. Siamo stanchi di essere presi in giro”.

Il portavoce del Comitato, Enzo Ciniglio spiega il senso del comunicato: “Le nostre richieste le abbiamo presentate più volte, rese ufficiali nell’ultima riunione in prefettura: declassamento direttissimi sulla linea di Sorrento e implementazione delle corse; corse dirette sulla linea Napoli-Baiano senza cambio treno a San Giorgio;

rimodulazione percorso e modalità di partenza bus navetta Volla-Centro Direzionale; riapertura fermata Parco Piemonte; aumento numero di stazioni presenziate.

Ai sindaci invitati agli incontri in Eav consigliamo di recarsi in treno in modo da poter vivere l’esperienza emozionale del viaggio in circumvesuviana. Tutto ciò che sta accadendo è frutto di una cattiva gestione delle linee vesuviane da noi più volte denunciata”.

“Nonostante miliardi di euro di risorse a disposizioni il management attuale è riuscito a peggiorare le cose, la continua precarietà del servizio ha fatto rinunciare migliaia di cittadini a prendere il treno e preferire il mezzo privato o bus alternativi con aggravio sul traffico cittadino.

La circumvesuviana non c’è più, non ci sono i treni, manca la ferrovia! Non possiamo sederci al tavolo con chi non ha mai dato ascolto alle nostre richieste e con arroganza ha continuato in scelte da noi non condivise sostenendo che nessuna raccolta firma o manifestazione avrebbe fatto cambiare idea. La nostra assenza è una denuncia in difesa della dignità e dei diritti dei pendolari”. 


Articolo pubblicato il giorno 22 Ottobre 2024 - 10:11


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