Ennesima giornata di disagi per i pendolari della Circumvesuviana, con un treno in avaria che ha causato l’interruzione della circolazione sulla linea Napoli-Sarno e ha costretto i viaggiatori a scendere sui binari per raggiungere a piedi la stazione più vicina. A comunicare l’accaduto è l’Ente Autonomo Volturno (Eav), gestore della linea, che in una nota ha spiegato che “a causa di problemi tecnici al treno delle ore 12:22 da Napoli per Sarno, fermo a Barra, la circolazione è momentaneamente interrotta tra Napoli Porta Nolana e Sant’Anastasia”.
Le immagini dei passeggeri che camminano lungo i binari per raggiungere la stazione di Barra hanno rapidamente fatto il giro dei social, suscitando indignazione tra gli utenti. I Comitati Pendolari Vesuviani non hanno tardato a esprimere la loro rabbia: “Anche oggi la Circumvesuviana lascia i viaggiatori sui binari. Il treno delle 12:22 Napoli-Sarno, prima di Barra, fa un botto: scoppia il pantografo, causando momenti di paura. Questa è la sicurezza tanto celebrata nel convegno organizzato da Eav l’altro giorno?”, hanno scritto in un comunicato.
I pendolari denunciano una situazione ormai insostenibile, tra continui guasti e disservizi che minano la sicurezza e la regolarità del servizio. “Siamo stanchi di vivere nella paura e subire ogni giorno la precarietà della Circumvesuviana”, proseguono i comitati, chiedendo interventi concreti da parte della Regione Campania. “In attesa che la Regione chiami a rapporto i vertici di Eav e prenda seri provvedimenti, ci prepariamo a manifestare per difendere il nostro diritto alla mobilità e per denunciare la gestione fallimentare del servizio. È tempo di affrontare la realtà e trarre le dovute conclusioni”.
Nel frattempo, l’Eav ha fatto sapere che la circolazione ferroviaria tra Napoli e Barra rimane sospesa e che è stato attivato un servizio sostitutivo di autobus lungo la tratta interessata dall’interruzione. Tuttavia, la rabbia dei pendolari continua a crescere, alimentata da una situazione che sembra peggiorare di giorno in giorno.
Articolo pubblicato il giorno 17 Ottobre 2024 - 14:50