Meno scosse di terremoto e un rallentamento nella velocità di sollevamento del suolo.
Il bollettino di sorveglianza mensile dei Campi Flegrei emesso dall’Osservatorio Vesuviano, sede di Napoli dell’Ingv, e relativo al mese di settembre, conferma la “tregua” concessa dal fenomeno bradisismico nell’area.
A fronte dei mesi di luglio e agosto, nei quali sono stati registrati rispettivamente 668 e 634 terremoti con magnitudo massima 4.0 (il 26 luglio alle 13.46), nel corso del mese di settembre ai Campi Flegrei sono stati registrati 160 terremoti, magnitudo massima 1.9, 7 dei quali avvenuti nel corso di uno sciame sismico iniziato il 7 settembre alle 21.11 con epicentro nella zona della Solfatara.
Confermata anche la riduzione della velocità di sollevamento del suolo, fenomeno tipico del bradisismo, che dagli inizi di agosto è di circa 10 millimetri al mese alla stazione Gnss del Rione Terra, centro storico di Pozzuoli, a fronte del valore medio di circa 20 millimetri registrato da aprile a luglio 2024.
Il sollevamento totale del suolo al Rione Terra è di circa 15,5 centimetri da gennaio 2024, ben 1,33 metri da novembre 2005, inizio dell’attuale fase di “unrest”. Il sollevamento ha riguardato anche il fondale marino della caldera flegrea: dal 2006 a oggi, alla stazione mareografica di Pozzuoli Porto, si registra un sollevamento del suolo di circa 1,28 metri, mentre dal 2023 ad oggi alla boa geodetica Cfba posta nel golfo di Pozzuoli il sollevamento è di circa 24,5 centimetri.
“Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica – sottolinea in conclusione l’Osservatorio Vesuviano – non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine. Il monitoraggio dell’area flegrea permane al livello di allerta Giallo”.
Articolo pubblicato il giorno 8 Ottobre 2024 - 13:43