Napoli. Avevano denunciato finte estorsioni , facendo addirittura arrestare una persona, per indebolire il clan Palermo-Esposito e favorire invece la loro cosca ovvero quella dei Rega-Piacente attivo nei territori di Brusciano, Marigliano e Mariglianella
E per questo che stamane su delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, si comunica che questa mattina la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 5 persone.
Tutte accusate a vario titolo, dei reati di calunnia e corruzione in atti giudiziari, aggravati dall’obiettivo di favorire le attività criminali del clan Rega-Piacente.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, dal N.O.R. dei Carabinieri di Castello di Cisterna e dal Commissariato di Acerra, hanno accertato che gli indagati, in cambio di benefici economici (tra cui l’esonero dal pagamento delle tangenti verso il clan Rega-Piacente), avrebbero simulato il coinvolgimento della vittima, successivamente arrestata, in un reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. In particolare, gli indagati avrebbero inscenato diversi accessi a un cantiere di Mariglianella per richiedere il pagamento di tangenti e il loro ritiro.
L’obiettivo di tali azioni sarebbe stato indebolire il clan Palermo, di cui la vittima risultava essere uno degli ultimi membri in libertà.
Articolo pubblicato il giorno 4 Ottobre 2024 - 09:17
Un’altra dimostrazione di come la criminalità organizzata colpisca anche chi prova a contrastarla. Speriamo che giustizia venga fatta.