La bonifica dell’ex Isochimica di Borgo Ferrovia ad Avellino è ormai alla fase finale: rimane solo lo smaltimento delle coperture dei capannoni dove si coibentavano le carrozze ferroviarie e si estraeva l’amianto dai convogli ferroviari.
L’opera di bonifica e risanamento dell’ex Isochimica si conclude in questi giorni con lo smaltimento delle coperture e delle controsoffittature dei capannoni dove si svolgevano queste attività.
A sei anni dall’inizio della rimozione dei cubi in cemento contenenti amianto risultante dal processo industriale, il Comune di Avellino ha dato il via alla fase conclusiva di un programma che è costato finora oltre 12 milioni di euro su un totale di 16 milioni previsti.
Dopo lo smaltimento di 2mila tonnellate di amianto contenute in 561 cubi di cemento, trasportate in discariche speciali tre anni fa, e la bonifica degli spazi aperti, si procede ora alla bonifica superficiale, iniziata il 27 dicembre scorso. La bonifica dei capannoni segna l’inizio del capitolo successivo, l’intervento nel sottosuolo.
Seguirà un anno di riconversione dell’area, che entro il 2026 ospiterà il nuovo centro fieristico e mercatale, non solo per i quartieri orientali di Avellino e Borgo Ferrovia, ma per l’intera città.
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