

Il boss Antonio Mezzero
Antonio Mezzero, 62 anni, storico esponente della fazione Schiavone del clan dei Casalesi, è stato nuovamente arrestato insieme ad altre 13 persone.
Liberato nel 2022 dopo 23 anni di carcere, Mezzero aveva subito tentato di riorganizzare l'attività criminale della cosca, puntando a ristabilire il dominio nei territori tradizionali.
Un'indagine durata quasi un anno, condotta dai carabinieri di Caserta, ha permesso di documentare come Mezzero, nonostante fosse sottoposto a misure di sorveglianza, avesse riattivato una rete di affiliati, orchestrando una serie di reati tra cui:
Estorsioni: Mezzero e il suo gruppo hanno messo a segno diverse estorsioni ai danni di imprenditori e hanno minacciato una giovane coppia per costringerla a lasciare l'appartamento in affitto.
Tentativi di infiltrazione nel tessuto economico: Il clan ha cercato di accaparrarsi la gestione di attività commerciali e di ottenere tangenti su affari illeciti.
Ricettazione: Il gruppo criminale è stato coinvolto in numerosi furti di mezzi agricoli e di attrezzature da cantiere.
Traffico di armi: L'indagine ha confermato che il gruppo di Mezzero aveva a disposizione armi.
Le intercettazioni e i servizi di osservazione dei Carabinieri hanno permesso di ricostruire nel dettaglio le attività criminali di Mezzero e dei suoi complici, che operavano principalmente nei comuni di Grazzanise, Santa Maria La Fossa e Casal di Principe.
Gli indagati sono 19: per 14 di loro sono state adottate misure cautelari, mentre 5 restano indagati a piede libero. Si tratta di:
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È davvero triste leggere storie di criminalità del genere, speriamo che la giustizia faccia il suo corso.
Che tristezza leggere queste notizie, sembra che certe persone non imparino mai dalla propria esperienza.