Riardo. “Non riuscivo più a respirare”. Con la voce tremante una donna , descrive l’inferno che ha vissuto nella propria casa. Un inferno scatenato dal marito, un 35enne che, in preda ad una furia cieca, ha trasformato la loro abitazione in un campo di battaglia.
Mobili divelti, vetri infranti, urla strazianti che hanno risuonato per le vie di Riardo..Tutto è accaduto nel pomeriggio di ieri, quando l’uomo, dopo aver consumato una quantità eccessiva di alcol, ha iniziato a inveire contro la moglie, rivolgendole accuse infondate e minacce sempre più pesanti.
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Di fronte agli occhi terrorizzati della figlia, minorenne, l’aggressività dell’uomo è cresciuta a dismisura. “Mi ha spinta contro il muro, mi ha afferrata per i capelli”, racconta la donna con gli occhi lucidi.
La bambina, piccola testimone di una violenza inaudita, è rimasta paralizzata dalla paura, nascosta in un angolo della camera. “Non ho mai visto mio padre così”, ha confidato ai carabinieri, la voce appena un sussurro.
La donna ha chiesto aiuto ai carabinieri
Approfittando di un momento di distrazione, la donna è riuscita a scappare in bagno e a chiamare il 112. “Ho paura che mi uccida”, ha sussurrato al telefono, mentre le urla del marito rimbombavano nell’appartamento.
Quando i carabinieri sono arrivati, hanno trovato un quadro desolante: mobili divelti, oggetti personali sparsi ovunque e la donna, sconvolta, che cercava di consolare la figlia tremante. L’uomo, che nel frattempo era uscito di casa, è stato rintracciato poco dopo e arrestato.
“Non è la prima volta che succede”, ha ammesso la vittima ai carabinieri, raccontando di mesi di soprusi e violenze psicologiche. “Avevo paura a denunciarlo, pensavo che non mi credesse nessuno”.
Articolo pubblicato il giorno 31 Ottobre 2024 - 21:03 / di Cronache della Campania