Nei giorni scorsi, il ‘pool Anti Truffe’ della Procura di Milano, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Napoli, ha eseguito tre arresti nell’ambito di un’operazione contro una rete di truffatori specializzati in raggiri ai danni di anziani. Due uomini e una donna, tutti cittadini italiani, sono stati posti in custodia cautelare in carcere con l’accusa di truffa aggravata, furto in abitazione aggravato e indebito utilizzo di carte di credito.
Le indagini hanno rivelato una tecnica ben collaudata utilizzata dai sospettati per estorcere denaro e beni preziosi a tre vittime anziane. Gli arrestati contattavano le loro vittime telefonicamente, fingendo di essere parenti in difficoltà economiche, spesso per l’acquisto di materiale informatico o altre spese urgenti.
Con toni allarmistici e incalzanti, facevano credere agli anziani che, se il debito non fosse stato immediatamente saldato, il nipote o il figlio rischiava gravi conseguenze legali, fino all’arresto. Le vittime, spinte dalla paura e dal desiderio di aiutare i propri cari, venivano indotte a raccogliere tutti i beni preziosi presenti in casa per consegnarli a un complice che si presentava alla porta.
Nel frattempo, il telefonista continuava a tenere occupata la vittima al telefono, impedendole di contattare altre persone o riflettere su quanto stava accadendo. Il complice, giunto a casa delle vittime, non solo raccoglieva denaro e gioielli, ma rubava anche carte di pagamento, utilizzandole poi per prelevare contanti o acquistare beni, come abbigliamento e tabacchi.
L’operazione investigativa ha portato alla luce un preoccupante fenomeno di “pendolarismo criminale”, in cui i telefonisti e i complici addetti al ritiro dei beni operavano principalmente tra Milano e Napoli. Le indagini sono state condotte attraverso l’ascolto delle vittime, l’analisi delle immagini di videosorveglianza e approfonditi controlli bancari e telefonici.
Articolo pubblicato il giorno 4 Settembre 2024 - 11:03