Napoli. E’ tornato in carcere Gennaro Musella, il nipote della donna boss Maria Licciardi è passato dagli arresti domiciliari alla cella.
E stato rinchiuso nel penitenziario di Secondigliano per aver violato le condizioni degli arresti domiciliari. Deve scontare una pena di quattro anni di reclusione, confermata in appello, per un duplice tentato omicidio.
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Assistito dall’avvocato napoletano Rosario Arienzo, Musella ha beneficiato del rito abbreviato, e quindi uno sconto di pena, risarcendo le vittime e ammettendo le proprie colpe.
Ha chiesto perdono, seguendo uno schema già visto tra il primo e il secondo grado di giudizio, ottenendo una sentenza meno severa rispetto a quanto richiesto dall’accusa.
Da casa al carcere, dove completerà di scontare la pena definitiva, Musella è stato condannato a quattro anni per duplice tentato omicidio.
E’ stato trasferito dal regime degli arresti domiciliari al carcere per aver violato le regole imposte. Questa violazione, simile a un’evasione, ha portato all’inasprimento delle misure cautelari.
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