Stefano Ceci, storico manager del Pibe de Oro, ha sferrato un duro attacco contro la vendita di magliette che ritraggono Diego Armando Maradona in compagnia di Carmine Giuliano, ex boss della camorra napoletana.
In una nota ufficiale, Ceci ha definito “deprecabile” questa iniziativa commerciale, sottolineando come essa minerebbe gravemente l’immagine di un campione che ha fatto innamorare milioni di tifosi in tutto il mondo e ha proiettato Napoli sulla scena internazionale.
“Associare il nome di Maradona a figure legate alla criminalità è un affronto inaccettabile”, ha tuonato Ceci, “un tentativo di strumentalizzare l’immagine di un uomo che ha dedicato la sua vita al calcio e ai suoi tifosi”.
L’ex manager ha poi annunciato la propria intenzione di intraprendere tutte le azioni legali necessarie per tutelare la reputazione del Pibe de Oro e per far cessare questa operazione commerciale che, a suo giudizio, costituisce una vera e propria profanazione.
La notizia ha scatenato un dibattito acceso sui social media e tra gli appassionati di calcio.
In molti hanno espresso solidarietà a Ceci e hanno condannato senza mezzi termini l’iniziativa, definendola un’ulteriore dimostrazione della strumentalizzazione a cui è spesso sottoposta l’immagine di Maradona, anche a distanza di anni dalla sua scomparsa.
Altri, invece, hanno espresso perplessità, sottolineando come la foto in questione sia stata scattata in un momento storico preciso e come, a loro avviso, non possa essere utilizzata per giudicare l’intera carriera e la persona di Maradona.
Il deputato Francesco Emilio Borrelli, che nei giorni scorsi aveva già denunciato la vicenda, ha ribadito la propria ferma condanna, definendo la maglietta “un’apologia della camorra che sfrutta in maniera subdola e fuori luogo l’immagine del Pibe de Oro”.
Borrelli ha inoltre lanciato un appello alle istituzioni affinché intervengano per porre fine a questa vergognosa speculazione.
La vicenda della maglietta di Maradona e del boss riapre messa in vendita da Nunzia Giuliano, ancora una volta, il dibattito sulla difficile relazione tra il calcio e la criminalità organizzata. Un legame che, purtroppo, ha segnato la storia del nostro Paese e che continua a far discutere.
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