La Guardia di Finanza ha sferrato un duro colpo al riciclaggio di denaro sporco legato al clan dei Casalesi.
Un imprenditore ha cercato di nascondere ingenti somme in una società edile toscana, ma un’indagine della DDA ha portato al sequestro di beni per quasi 800mila euro, collegando i fondi a un soggetto contiguo al clan dei Casalesi. Sono 10 gli indagati
Le accuse per gli indagati sono, a vario titolo, di impiego di denaro e utilità di provenienza illecita, bancarotta fraudolenta, e anche per la responsabilità amministrativa degli enti in ordine, questa ipotesi di reato, alla condotta della società di Grosseto, che è anch’essa sotto inchiesta.
L’imprenditore casertano trasferitosi a Grosseto avrebbe immesso nella società i capitali che la Dda ritiene illeciti nel 2017 e nel 2018. Invece, l’accusa di bancarotta fraudolenta riguarda il depauperamento e il fallimento di una società di costruzioni con sede a Verona. Il crac avvenne nel 2020. A tutti gli indagati è già stato notificato il maggio scorso l’avviso di conclusione delle indagini.
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