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Scoperto diplomificio: 7 arresti tra Bologna, Fermo e Portici

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In una operazione congiunta, la Guardia di Finanza di Bologna, coordinata dalla Procura della Repubblica e dal Pubblico Ministero Stefano Dambruoso, ha messo a segno un duro colpo ad un sistema corruttivo che garantiva il rilascio di diplomi di maturità in modo illecito.

L’indagine, durata mesi, ha portato alla luce un’organizzazione criminale che, attraverso la Da Vinci School, un centro di formazione con sede a Bologna, offriva a studenti scarsamente preparati la possibilità di ottenere il diploma di maturità in modo fraudolento.

Il sistema truffaldino

Il meccanismo era semplice ma efficace: gli studenti, attirati dalla promessa di un titolo di studio senza lo sforzo richiesto, versavano una somma di denaro pari a circa 3.000 euro, ben al di sopra dei costi previsti dalla normativa vigente.

In cambio, venivano indirizzati verso scuole paritarie compiacenti, situate a Fermo e Portici, dove, a prescindere dalle loro effettive competenze, veniva garantito il superamento degli esami di Stato.

Le indagini e i risultati

Le Fiamme Gialle, attraverso intercettazioni telefoniche, analisi documentali e testimonianze, hanno ricostruito nel dettaglio le modalità operative dell’organizzazione criminale.

Sono emerse prove inconfutabili sulla falsificazione delle presenze a lezione, sull’alterazione dei voti e sulla creazione di falsi attestati di frequenza. Inoltre, sono stati sequestrati numerosi documenti contabili che hanno permesso di quantificare il volume d’affari illecito generato dal sistema.

I provvedimenti cautelari

Al termine delle indagini, su richiesta della Procura, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sette persone, tra cui i responsabili delle tre scuole coinvolte. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla truffa aggravata e al falso.

Le conseguenze

L’operazione della Guardia di Finanza ha inferto un duro colpo ad un fenomeno sempre più diffuso, quello del commercio illecito dei titoli di studio. L’arresto degli indagati e il sequestro dei beni rappresentano un segnale forte contro chi cerca di lucrare sulla buona fede degli studenti e di minare il valore del titolo di studio.

Le prossime mosse

Le indagini sono ancora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi. Le autorità competenti sono impegnate a quantificare il danno economico causato dall’organizzazione criminale e a risarcire le vittime.


Rosaria Federico

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Rosaria Federico

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