# Il Ritorno allo Splendore del Palazzo Reale di Napoli
Al Palazzo Reale di Napoli, proseguono senza sosta i lavori di restauro con l’obiettivo di riportare l’antica residenza regale al suo antico splendore. Questa mattina ha segnato un evento di grande rilievo con la partenza del trono verso il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale per un importante intervento di restauro. Contestualmente, un prestigioso arazzo raffigurante “Il Fuoco” è stato riposizionato nella Prima Anticamera, a seguito di un accurato processo di restauro.
Grazie al progetto “Restituzioni” di Intesa Sanpaolo, il trono reale sarà restaurato e tornerà nella sua antica sede entro febbraio 2026. Al momento il trono è temporaneamente sostituito da una seduta borbonica del Settecento. Il processo di restauro sarà documentato con video e clip disponibili sui social network, permettendo così al pubblico di seguire le diverse fasi del lavoro.
Nella stessa giornata, è stato riposizionato il secondo dei due arazzi della manifattura francese dei Gobelins, raffigurante “Il Fuoco”. Questo arazzo completa gli interventi nella Prima Anticamera, il luogo dove si attendeva di essere ricevuti dal re. Dei quattro arazzi che compongono la serie degli Elementi, i primi due a essere restaurati e riposizionati sono “L’Aria” e “Il Fuoco”. Gli altri due, “La Terra” e “L’Acqua”, sono momentaneamente esposti nella Galleria.
I quattro arazzi, tessuti nel 1703, rappresentano la settima edizione di una serie basata sui cartoni creati da Charles Le Brun, pittore di corte di Luigi XIV. Ogni arazzo è caratterizzato da un esuberante stile barocco e una notevole qualità nelle nature morte ornamentali, legate a un tema iconografico specifico.
Il restauro degli arazzi ha comportato l’eliminazione dello sporco superficiale, il risarcimento delle scuciture e l’applicazione di un supporto in tela di lino nella parte posteriore. In particolare, il secondo arazzo raffigurante “Il Fuoco” è stato sottoposto anche a un lavaggio dopo alcuni saggi preliminari. Questo complesso lavoro è stato realizzato dalla ditta Conservazione e Restauro Opere Tessili di Graziella Palei.
Intanto, proseguono anche i lavori di pulitura e restauro dello Scalone d’Onore, iniziati a luglio e previsti per concludersi entro ottobre. Tali interventi saranno temporaneamente sospesi per la durata del G7 della Cultura, programmato per la prossima settimana. L’intervento di pulitura, affidato al Consorzio CO.MA.BER e eseguito dalla ditta Officine Marmi Italia, si concentra sulla rimozione delle macchie di ruggine ossidate sugli scalini. Grazie a questi restauri, il Palazzo Reale di Napoli continua a recuperare il suo antico splendore, rendendo nuovamente fruibili al pubblico preziosi elementi del suo straordinario patrimonio artistico.
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