Filippo Turetta, il 22enne reo confesso dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, affronterà un processo rapido. La decisione di procedere con il rito immediato, accolta da tutte le parti, porterà alla sentenza il prossimo 3 dicembre.
L’udienza di oggi ha visto la presenza di Gino Cecchettin, padre di Giulia, che ha espresso fiducia nella giustizia e ha annunciato una richiesta di risarcimento di un milione di euro. Turetta, invece, su consiglio del suo avvocato, non si è presentato in aula.
Il processo si concentrerà sulle responsabilità personali di Turetta e non su un’analisi più ampia del fenomeno dei femminicidi. Entrambe le parti hanno rinunciato a gran parte dei testimoni, accelerando così il procedimento.
La Corte d’Assise ha respinto le richieste di costituzione di parte civile da parte di alcune associazioni e comuni, ritenendo che ciò allungherebbe inutilmente il processo.
La difesa ha sottolineato il percorso di maturazione di Turetta e la possibilità futura di un percorso riparativo.Filippo Turetta, il 22enne reo confesso dell’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, affronterà un processo rapido. La decisione di procedere con il rito immediato, accolta da tutte le parti, porterà alla sentenza il prossimo 3 dicembre.
L’udienza di oggi ha visto la presenza di Gino Cecchettin, padre di Giulia, che ha espresso fiducia nella giustizia e ha annunciato una richiesta di risarcimento di un milione di euro. Turetta, invece, su consiglio del suo avvocato, non si è presentato in aula.
Il processo si concentrerà sulle responsabilità personali di Turetta e non su un’analisi più ampia del fenomeno dei femminicidi. Entrambe le parti hanno rinunciato a gran parte dei testimoni, accelerando così il procedimento.
La Corte d’Assise ha respinto le richieste di costituzione di parte civile da parte di alcune associazioni e comuni, ritenendo che ciò allungherebbe inutilmente il processo.
La difesa ha sottolineato il percorso di maturazione di Turetta e la possibilità futura di un percorso riparativo.
Turetta sarà sentito tra il 25 e il 28 ottobre, quindi sarà la volta della discussione, il 25 e 26 novembre, per chiudere con le eventuali repliche e sentenza il 3 dicembre. Durante l’udienza il legale di Elena Cecchettin, Nicodemo Gentile, ha fatto sapere che Gino Cecchettin chiederà un milione di euro di risarcimento.
Articolo pubblicato il giorno 23 Settembre 2024 - 19:41