Si è tenuta il 5 settembre la cerimonia di premiazione del Premio Rodolfo Sonego, il più importante concorso italiano dedicato alle sceneggiature e ai soggetti di commedia. La manifestazione, giunta alla sua sedicesima edizione, ha premiato tra i vincitori due salernitani: Giusy Emanuela Iannone e Nicola Ciuffo. La celebre cornice dell’Hotel Excelsior al padiglione della Regione del Veneto e della Veneto Film Commission ha ospitato l’evento durante la 81ª Mostra del Cinema di Venezia.
Un trampolino di lancio per i giovani sceneggiatori italiani
Punti Chiave Articolo
Il Premio Rodolfo Sonego, dedicato al noto sceneggiatore italiano e collaboratore di Alberto Sordi, è diventato nel corso degli anni un ambito riconoscimento e un’opportunità di crescita per le giovani promesse del cinema italiano. Alla cerimonia di premiazione, otto artisti hanno presentato i loro lavori, tra cui sei cortometraggi e due lungometraggi, offrendo uno sguardo innovativo e artistico alla commedia italiana.
I vincitori salernitani
Giusy Emanuela Iannone, che ha vinto nella sezione cortometraggi con “L’adorazione”, racconta la storia di Elio, un tredicenne con una passione per l’arte che si scontra con le aspettative calcistiche del padre. Il cortometraggio esplora il conflitto tra il desiderio personale e le pressioni familiari, culminando in una svolta decisiva per il protagonista. Nicola Ciuffo è stato invece premiato nella sezione lungometraggi con “Lo scialìzzo”, scritto insieme a Giuseppe Brigante. La storia, ambientata in un piccolo paese dell’Appennino Lucano, racconta le avventure di un sedicenne che durante le vacanze di Natale si diletta in scherzi telefonici. Il film esplora temi di nostalgia e dipendenza tecnologica, offrendo allo stesso tempo risate e riflessioni.
Gli altri vincitori
Tra gli altri vincitori del Premio Rodolfo Sonego si annoverano Simona Franco con “Il regno animale”, Nicolas Perot con “Tenero Collaudo”, Silvia Strambi con “L’amore ai tempi di letterboxd”, Carlotta Maria Correra con “Nostalgia”, Mattia Borgonovo con “Un’ultima battuta”, e Riccardo Bolo e Alessandro Arfuso con “Figlia dei fossi”.
Un’importante piattaforma di formazione
Il Premio Rodolfo Sonego si distingue non solo per la competizione, ma anche per il percorso di formazione che offre ai partecipanti. Organizzato dalla Fondazione Francesco Fabbri con il supporto del Ministero della Cultura e della Regione del Veneto, il concorso offre ai giovani autori un ciclo di attività lungo sei mesi, che comprende workshop, masterclass e tutorial con professionisti del settore.
Il futuro del Premio
Durante la cerimonia è stata annunciata anche l’apertura delle candidature per la prossima edizione. Non ci sono limiti di età per partecipare, e i fortunati sceneggiatori selezionati avranno la possibilità di seguire un percorso formativo che li porterà a diverse tappe, tra cui il Lago Film Fest e il Torino Film Festival, fino a un evento di networking finale a Roma.
Opportunità di networking e crescita
Viviana Carlet e Carlo Migotto, rispettivamente ideatrice-direttrice e co-direttore del premio, hanno sottolineato l’importanza di questo progetto per il futuro della sceneggiatura italiana, ringraziando le istituzioni e i partner che lo hanno reso possibile. Il Premio Rodolfo Sonego continua a crescere come punto di riferimento per giovani talenti, offrendo loro preziose opportunità di crescita e networking. Per ulteriori informazioni e candidature, visitare il sito: www.premiosonego.it o inviare una mail a info@premiosonego.it.
Articolo pubblicato il giorno 6 Settembre 2024 - 12:00