Un uomo di 75 anni, Francesco S. di Pozzuoli, si è tolto la vita dopo essere stato ricoverato in ospedale in seguito a un intervento alla testa.
Dopo aver manifestato disturbi post-operatori e tornato in ospedale, gli sono stati somministrati alcuni farmaci, successivamente alla cui assunzione si è suicidato lanciandosi da una finestra al quarto piano dell’ospedale.
La Procura di Napoli ha avviato un’indagine – per ora contro ignoti – sulla tragica vicenda.
I familiari, assistiti dall’avvocato Antonio Zobel, hanno sporto denuncia presso il commissariato di polizia di Pozzuoli. Il pubblico ministero Antonella Lauri ha disposto l’autopsia, che è stata eseguita dal medico legale Giovanni Lodato e dalla tossicologa Angela Silvestre.
Gli esami tossicologici saranno cruciali per determinare con precisione i farmaci somministrati al paziente. La famiglia ha inoltre incaricato il medico legale di parte, Saverio Terracciano.
I fatti risalgono al periodo compreso tra il 16 e il 20 settembre. Dopo un’operazione alla testa, Francesco S. era stato dimesso con la raccomandazione di tornare per un controllo dopo quattro giorni.
A causa di forti dolori post-operatori e una grave emicrania, era stato ricoverato nuovamente per osservazione. I medici, notando un forte stato di agitazione, avevano somministrato al paziente la promazina, un farmaco che, secondo quanto riportato, potrebbe aumentare l’istinto suicida nei pazienti, richiedendo quindi una stretta sorveglianza.
Il 20 settembre, poche ore dopo la somministrazione del farmaco, Francesco S. ha compiuto il tragico gesto. I familiari assicurano che l’uomo non aveva mai sofferto di depressione o psicosi.
Ora chiedono chiarezza: attraverso il loro legale, vogliono sapere cosa sia realmente accaduto e se vi siano stati errori o mancanza di vigilanza, affinché episodi simili non si ripetano.
Articolo pubblicato il giorno 24 Settembre 2024 - 13:20