Le associazioni che rappresentano i pendolari della Circumvesuviana lanciano l’allarme e chiedono un incontro urgente con il prefetto. In una nota congiunta, Enzo Ciniglio, portavoce del comitato “No al taglio dei treni della Circumvesuviana”, Salvatore Ferraro, del comitato Circumvesuviana-Eav, Salvatore Alaia, presidente del comitato civico E(a)vitiamolo di Sperone, e Marcello Fabbrocini, presidente del comitato civico Ottaviano-Cifari, denunciano una situazione divenuta ormai insostenibile.
“Il disastro della riapertura della linea di Baiano, i guasti ‘spettacolari’ con fiamme e fumo dai treni sulle linee vesuviane, e il continuo susseguirsi di ritardi e soppressioni su tutte le tratte, hanno trasformato la gestione della Circumvesuviana in un vero problema di ordine pubblico”, si legge nel comunicato.
Gli esponenti dei comitati puntano il dito contro la carenza di treni
e la mancanza di manutenzione ordinaria lungo i binari, infestati da vegetazione incolta. “Solo la fortuna ha evitato finora una tragedia”, avvertono, sottolineando il rischio che la situazione possa degenerare ulteriormente.La richiesta al prefetto è chiara: un incontro con i vertici dell’Eav e della Regione per elaborare una strategia capace di reggere fino al 2026, anno in cui è prevista l’introduzione dei nuovi treni. “L’ostinazione dei vertici nel mantenere un piano insostenibile ci impone di agire subito,”
concludono i rappresentanti dei pendolari, evidenziando come la situazione attuale stia mettendo a dura prova migliaia di cittadini che ogni giorno si affidano alla rete ferroviaria vesuvianaGeolier è intervenuto di nuovo sulla questione giovanile e sui problemi della città di Napoli… Leggi tutto
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Stigmatizzare il comportamento di chi si ostina a ripetere sempre le stesse cose ma come siamo diventati e chi siamo diventati???
Qui è palese e ineccepibile l'incapacità manageriale dei vertici della Circumvesuviana EAV egemonizzata, che grazie alle note vicende di strategie clientelari si è trovata a dover risollevare le sorti di consorzi ferroviari che nulla avessero avuto mai a che fare con la storia della Circumvesuviana.
Oggi dotati della massima ipocrisia, dopo più di un 30 ennio che nulla si è investito sulle infrastrutture sia come annodernamento che come mantenimento ci domandiamo perchè "un gruppo di viaggiatori aggredisce un macchinista ed un capotreno??? Ormai l'orlo è colmo e l'acqua inizia a tracimare. Il mega Manager De Gregorio da oltre un quindicennio nell'orbita della gestione Circumvesuvina (doppio incarico e compenso) ci ha proposto murales per abellimento delle stazioni, ci ha proposto revamping per l'ammodernamento dei convogli ed alla fine cosa ci siamo trovati??? magheggi su fantomatici treni per turismo "campania Expess" per anni sono andati avanti ed indietro tra Napoli e Sorrento completamente Vuoti; rimodulazione degli orari per far apparire un'interesse ad un miglioramento del servizio inserendo treni DIRETTISSIMI sulla tratta Napoli Sorrento e se prima di essi per raggiungere Napoli da Sorrento o viceversa impigavi 60 minuti con un treno che faceva 40 fermate oggi con un treno che ne fa solo 10 c'impieghi 90 minuti mediamente. ma vogliamo ancora farci prendere in giro da questo commercialista che è stato innalzato all'olimpo della managerialità per le sue doti nascoste che mai dovranno confondersi con quelle politiche? Intervenga adesso il Prefetto garante dell'ordine pubblico nella provincia di Napoli e chieda da subito le dimissioni del Manager visto che non ha supporto dall'interno dell'Azienda Circumvesuviana (vedi scioperi del personale) nè tantomeno dall'esterno sfido a fare un sondaggio tra quanti cercano d'utilizzare un servizio Circumvesuviana negli ultini 20 anni che possa dargli un parerer favorevole.
Per noi Clienti cosa aggiungere ??? meno ipocrisia e finto moralismo e più onestà intelletuale e caparbietà nel provare a difendere un proprio diritto .
Al nostro caro Prefetto chiedo d'iniziare nel chiedere al Manager cosa n'è stato del Revamping eche ci fa un'elettrotreno impacchettato da oltre 6 anni nella stazione di San Giovanni a Teduccio, quanto ci è costato alla comunità un tale fallimentare progetto?
Grazie