<em>“Stop all’overtourism e ai B&B”: questo è il grido lanciato dagli attivisti della campagna “Resta Abitante” a Napoli, che hanno organizzato un flash-mob simbolico, affiggendo manifesti sulle serrande di un’edicola dismessa. La protesta mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’impatto negativo che la crescita incontrollata di bed & breakfast e affitti turistici sta avendo sulla vita dei residenti.
Durante l’iniziativa, è stato distribuito un volantino che spiega le ragioni della campagna: “La lotta contro l’eccesso di B&B si unisce a tutte quelle realtà che combattono contro gli sfratti e si battono per il diritto alla casa e ai beni comuni.” Il messaggio è chiaro: l’espansione incontrollata del turismo sta minacciando la vivibilità della città e il diritto degli abitanti a rimanere nei loro quartieri.
Gli attivisti della campagna “Resta Abitante” non si fermeranno qui. Hanno annunciato nuove iniziative di comunicazione e mobilitazione, sottolineando la necessità di un intervento urgente delle istituzioni. Tuttavia, in assenza di risposte concrete, gli animatori della protesta hanno anticipato che si appelleranno a una figura simbolica e molto amata dai napoletani: San Gennaro. Durante le celebrazioni per il miracolo della liquefazione del sangue, previste per giovedì 19 settembre, i manifestanti sperano che il Patrono di Napoli possa “squagliare” gli interessi dei palazzinari e speculatori, laddove la politica sembra essere latitante.
L’iniziativa ha visto anche il coinvolgimento di “Liberi Edizioni”, un progetto editoriale che dà nuova vita alle edicole abbandonate della città, trasformandole in spazi di riflessione su temi d’attualità. Tra le questioni affrontate, la campagna ha già toccato argomenti di grande rilevanza internazionale come la liberazione di Julian Assange e la tragica morte in Colombia di Mario Paciolla, collaboratore dell’ONU.
Articolo pubblicato il giorno 17 Settembre 2024 - 16:07 / di Cronache della Campania