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Napoli, morte di Chiara Jaconis: due indagati

Sono i genitori del bambino che ha fatto cadere inavvertitamente la statua che ha ucciso la turista padovana

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Napoli. E’ arrivata la svolta giudiziaria prevista: per la morte di Chiara Jaconis sono stati notificati due avvisi di garanzia.

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A riceverli sono stati i genitori del bambino dell’appartamento al civico 4 di via Santa Teresa agli Spagnoli che, secondo la ricostruzione ipotizzata dagli investigatori della Polizia, potrebbe aver fatto inavvertitamente cadere dal balcone il pesante oggetto di onice che ha colpito alla testa la 30enne, morta due giorni dopo in ospedale.

L’ipotesi del tragico incidente domestico causato da un bambino, al quale sarebbe sfuggito di mano l’oggetto mentre lo maneggiava sul balcone di casa, è quella al momento maggiormente battuta.

La Procura di Napoli ha inoltre disposto l’autopsia sul corpo della ragazza, esame che dovrebbe essere svolto nella giornata di oggi. Il reato ipotizzato nel fascicolo aperto dalla Procura partenopea è omicidio colposo.

Gli avvisi di garanzia sono un atto dovuto, come anticipato ieri dal nostro sito, per permettere agli indagati di nominare i propri consulenti in vista delle attività irripetibili che saranno svolte.

La fiaccolata di ieri sera ai Quartieri Spagnoli

Ieri sera nei Quartieri Spagnoli si è tenuta una fiaccolata molto partecipata con la quale i residenti hanno ricordato la ragazza, morta tragicamente mentre era in visita a Napoli da turista. Era presente anche il padre, Gianfranco Jaconis, che ha ringraziato i medici che hanno curato Chiara, la città e i residenti del quartiere per la solidarietà.

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Articolo pubblicato il giorno 19 Settembre 2024 - 09:57 /  Cronache della Campania

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