La musica come “chiave” per abbattere barriere e creare aggregazione. Questo è l’obiettivo del progetto “Passpartù – la musica apre al mondo”, un festival musicale gratuito che si terrà il 12 e 13 settembre presso l’Istituto Francese di Napoli – Palazzo Grenoble (Via Francesco Crispi, 86). L’evento celebra Napoli come luogo d’incontro di sonorità variegate provenienti da tutto il mondo.
Un Progetto di Inclusione e Aggregazione
Promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto “Napoli Città della Musica”, l’evento è organizzato dall’agenzia di comunicazione Nikura Srl, in collaborazione con l’etichetta discografica Octopus Records. La direzione artistica è curata da Giuseppe Fontanella, musicista dei 24 Grana.
La Sede e i Partner del Festival
La rassegna vede come partner la Cooperativa Sociale Dedalus, attiva da decenni sui temi dell’inclusione, e l’Istituto Francese di Napoli – Palazzo Grenoble, una prestigiosa sede per eventi e manifestazioni culturali. La scelta di questa location non è casuale, poiché tutte le proposte artistiche del Progetto Passpartù sono connesse da un fil rouge di ispirazione francese e di commistione internazionale di generi e sonorità.
Gli Artisti in Esibizione
Durante le due giornate del festival, si esibiranno cinque artisti:
– Gerardo Balestrieri: Un cantautore che ha esplorato sonorità disparate, dalla Grecia alla Francia, fino alla cultura araba.
– Fede’n’Marlene: Un duo napoletano composto da Federica Ottombrino e Marilena Vitale, che spazia dal folk pop al latin jazz, al reggae-ska.
– La Mescla: Un gruppo noto per le sue ricerche e contaminazioni balcaniche e mediterranee.
– A Smile from Godzilla: Una band folk rock anglofona emergente.
– Federa: Il progetto musicale della cantautrice partenopea Federica Vezzo, che alterna sonorità acustiche e moderne contaminate da soul, r&b, e cantautorato italiano e in dialetto.
Attività Collaterali
Oltre ai concerti, il festival include anche un’esibizione del Laboratorio Musicale Interculturale e un workshop musicale interculturale. Questo laboratorio offrirà ai ragazzi di età compresa tra i 12 e 22 anni, provenienti da varie aree geografiche, la possibilità di esplorare nuovi suoni, ritmi e parole. L’iniziativa mira a sottolineare l’importanza della musica come strumento di inclusione e a promuovere la diversità culturale attraverso un’offerta artistica ricca e variegata.
Articolo pubblicato il giorno 10 Settembre 2024 - 12:55