Dopo un inizio relativamente tranquillo con proteste limitate nel settore aereo, la situazione si è aggravata con uno sciopero nazionale dei ferrovieri che ha causato notevoli disagi domenica, con treni cancellati e ritardi significativi.
Lo sciopero, organizzato da sigle autonome come l’Assemblea Nazionale Pdm-Pdb e Usb Lavoro Privato, è stato il quinto dal febbraio 2024, riflettendo le crescenti difficoltà dei lavoratori del settore, tra cui turni di lavoro estenuanti e condizioni di lavoro precarie.
Il malcontento non si è limitato ai treni. Lunedì, il trasporto pubblico locale ha subito un’ulteriore battuta d’arresto con uno sciopero di 8 ore, indetto dai principali sindacati di categoria.
Sciopero ha visto modalità e orari variare a seconda delle regioni, con fermate totali o parziali dei servizi di autobus, tram, e metropolitane in diverse città italiane.
A Milano, ad esempio, i mezzi si sono fermati dalle 18 fino alla fine del servizio, mentre a Roma lo sciopero è stato dalle 8:30 alle 16:30.
La protesta è legata alla stasi nelle trattative per il rinnovo del contratto degli Autoferrotranvieri ed Internavigatori, con i sindacati che denunciano la mancanza di progressi significativi da parte delle associazioni datoriali e delle istituzioni.
Le richieste includono migliori condizioni retributive, normative, e di sicurezza sul lavoro, sottolineando l’importanza di un sistema di trasporto pubblico efficiente per la collettività, che attualmente soffre per investimenti inadeguati e inefficienze croniche.
Questo weekend e inizio settimana sono stati, quindi, segnati da un’ondata di scioperi che ha messo in luce le difficoltà del settore dei trasporti in Italia, evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo per migliorare le condizioni lavorative e l’efficienza dei servizi pubblici.
Articolo pubblicato il giorno 8 Settembre 2024 - 18:17