Melito. Ennesimo episodio di aggressione a medici : è accaduto ieri sera presso la sede della guardia medica di Melito.
Tre donne e due uomini hanno picchiato i due medici in servizio (un 31enne e una 38enne) perché si sarebbero rifiutati di effettuare una visita domiciliare ad un loro parente.
Sul posto è intervenuta una pattuglia della tenenza dei carabinieri. I due medici feriti sono andati autonomamente al pronto soccorso dell’ospedale di Giugliano per lievi ferite alla testa e al collo.
Sono in corso le indagini per risalire all’identità dei 5 aggressori. Al vaglio dei militari alcune immagini girate dagli stessi feriti durante l’aggressione.
E stamane è arrivato un duro comunicato del dottore Salvatore Caiazza, presidente di “Medici senza carriere”.
“A breve arriveranno le consuete dichiarazioni di solidarietà da parte di figure istituzionali, come il Presidente dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici-Chirurghi, oltre che dai vertici dell’azienda sanitaria locale. Ma, come sempre, saranno solo parole!
Siamo ormai arrivati al limite! Per non dire al secondo “ammazzacaffè”! Lo stesso era accaduto l’anno scorso a Quarto e ancora prima a Giugliano, dove rispettivamente era stato rifiutato il certificato di malattia richiesto dal paziente, e dove un parente si era visto negare dal medico ospedaliero la certificazione di malattia per il proprio congiunto.
Abbiamo ribadito più volte che non abbiamo bisogno di vuota solidarietà, ma di soluzioni concrete per prevenire questi episodi! L’unica vera soluzione è l’arresto immediato degli aggressori e il loro processo per direttissima, oltre alla revisione del contratto di lavoro dei medici, che versa in condizioni sempre peggiori. È tempo che l’Italia diventi un Paese europeo anche in questo settore, e non solo “un Paese bello, ma inutile!”
È inutile proporre soluzioni come le visite a distanza tramite piattaforme informatiche, soluzioni che fanno parlare di sé ma che non proteggono i professionisti. “Medici senza Carriere” si appella al Presidente del Consiglio, On. Giorgia Meloni, e al Ministro della Salute, Prof. Orazio Schillaci, affinché ignorino proposte bislacche e autoreferenziali, e prendano in considerazione le richieste della stragrande maggioranza dei medici italiani: tutela della propria incolumità e un contratto di lavoro che garantisca loro uno stato giuridico solido, e non, come oggi, esposto a ricatti e attacchi su piani legali, contrattuali e fisici.
Ci appelliamo inoltre ai Presidenti delle Regioni e agli Assessori della Salute, in particolare al Presidente della Giunta Regionale della Campania, On. Vincenzo De Luca, affinché utilizzi la sua autorevolezza per rendere il lavoro dei medici di medicina generale un servizio a tutela della salute dei cittadini, ma che sia anche una professione protetta da normative esecutive.
La professione medica, che assiste i cittadini, va difesa e protetta. Altrimenti, in un futuro non troppo lontano, il medico di cure primarie sarà solo un ricordo. Lo dimostra la mancata assegnazione di oltre la metà degli ambiti carenti di medicina generale in Campania all’inizio del mese.
Siamo stanchi di essere i capri espiatori dell’incapacità gestionale di enti pubblici, che dovrebbero prendere decisioni risolutive invece di continuare a galleggiare nel tipico “stile italiano”, il peggiore che possa esistere!
Se continueremo ad essere abbandonati, siamo pronti a manifestare presso l’Assessorato della Sanità della Regione Campania, insieme ai cittadini, e a ridurre al minimo il nostro servizio assistenziale, fino a quando una delle organizzazioni sindacali di categoria non si deciderà a indire seriamente uno sciopero”.
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