Si è concluso con una condanna a quattro anni di carcere il processo a carico di Irene Pivetti, ex presidente della Camera dei Deputati, imputata per evasione fiscale e autoriciclaggio. Il Tribunale di Milano ha accolto la richiesta avanzata dal pubblico ministero Giovanni Tarzia, confermando le gravi accuse mosse nei confronti dell’ex esponente politico.
Secondo la sentenza emessa dai giudici della quarta sezione penale, Pivetti avrebbe messo in atto una serie di operazioni commerciali illecite finalizzate a riciclare denaro frutto di una maxi evasione fiscale. Coinvolto nella vicenda anche Leonardo “Leo” Isolani, ex campione di Gran Turismo e pilota di rally, condannato a due anni di reclusione, rispetto ai tre inizialmente richiesti dal pm.
Le indagini, condotte dalla procura di Milano, hanno svelato un complesso sistema di operazioni finanziarie tra Italia e l’estero, mirate a occultare e reinvestire i proventi dell’evasione. Gli inquirenti hanno ricostruito il ruolo di Pivetti e Isolani nelle transazioni, che includevano compravendite fittizie e l’utilizzo di società di comodo.
La condanna rappresenta un duro colpo per Irene Pivetti, che aveva ricoperto uno dei più alti incarichi istituzionali del Paese. L’ex presidente della Camera era già stata al centro di polemiche negli ultimi anni per le sue attività imprenditoriali controverse, culminate con le accuse ora confermate dal Tribunale.
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