Si è aperta ieri la fase preliminare del processo di primo grado a carico dei vertici del clan Di Lauro, tra cui Vincenzo Di Lauro, Tina Rispoli e il marito, il noto cantante neo melodico Tony Colombo.
Otto degli oltre venti imputati hanno chiesto il rito abbreviato condizionato, sperando in nuovi elementi a loro favore, mentre gli altri dodici hanno optato per il rito abbreviato “secco”. Il giudice deciderà entro fine settembre.
L’obiettivo è di ottenere lo sconto di pena previsto: ma quello che sarà interessare valutare è lo sviluppo del processo con le testimonianze, il racconto dei pentiti e le dichiarazioni degli stessi imputati.
L’operazione, come ricorda Il Roma in edicola che ha anticipato la notizia- che ha portato all’arresto di 27 persone, avvenuta lo scorso ottobre, ha svelato una nuova strategia del clan con a capo Vincenzo Di Lauro, meno violenta e più incentrata su attività imprenditoriali e finanziarie.
Le indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla DDA, hanno portato al sequestro di beni per 8 milioni di euro.
I reati contestati sono gravi e comprendono associazione mafiosa, concorso esterno, turbativa d’asta, contrabbando di sigarette, estorsione e violenza privata.
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