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Camorra, sequestrati beni per 20 milioni di euro al clan Contini

I beni sequestrati a Luca Esposito, genero del boss Patrizio Bosti
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Napoli. Nuovo duro colpo al clan Bosti/Contini: sequestro preventivo da 20 milioni di euro, frutto di anni di attività illecite.

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Il provvedimento fa seguito a una complessa indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotta dalla Squadra Mobile.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo di beni per un valore stimato di 20 milioni di euro, riconducibili a Luca Esposito, genero del boss Patrizio Bosti.

Tra i beni sequestrati c’à anche anche la lussuosa villa di Pozzuoli dove fu rinvenuto un vero e proprio tesoro da circa 10 milioni di euro – tra contanti, gioielli e orologi di lusso – e una costosissima Lamborghini Aventador nell’elenco dei beni sequestrati dalla Squadra Mobile di Napoli.

L’operazione, eseguita nelle prime ore della mattinata, ha portato al sequestro di un ingente patrimonio accumulato illecitamente nel corso degli anni. Tra i beni sequestrati figurano:

Immobili di pregio: Una lussuosa villa plurifamiliare con piscina, ubicata nel comune di Pozzuoli, e un appartamento in zona centrale di Napoli.
Veicoli di lusso: Diverse autovetture di alta gamma,, nonché una moto di grossa cilindrata.
Contanti e preziosi: Oltre alle somma di 4 milioni di euro in denaro contante rinvenuta all’interno dell’abitazione, sono stati sequestrati numerosi gioielli, orologi di lusso e altri oggetti di valore, riconducibili a proventi illeciti.
Partecipazioni societarie: Quote societarie in diverse imprese operanti nei settori della ristorazione e della consulenza, presumibilmente utilizzate per riciclare il denaro sporco.

Il sequestro rappresenta l’ultimo capitolo di una lunga e complessa indagine che ha consentito di svelare le intricate trame finanziarie del clan Contini e di individuare i beni utilizzati per reinvestire i proventi delle attività illecite.

L’operazione si inquadra in un più ampio contesto di contrasto alla criminalità organizzata, volto a privare le mafie dei loro asset economici e a restituire alla collettività i beni indebitamente acquisiti.

Il provvedimento emesso dal GIP rappresenta un duro colpo al clan Bosti/Contini, che vede così sfumare un ingente patrimonio accumulato grazie allo sfruttamento e al controllo del territorio.

L’operazione dimostra l’efficacia dell’azione congiunta delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto alle mafie e conferma l’impegno dello Stato nel perseguire i responsabili di reati gravi.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo pubblicato il giorno 30 Settembre 2024 - 15:07


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