Napoli. Una drammatica verità sta emergendo dalle indagini sulla morte della turista padovana Chiara Jaconis colpita da una statua mentre si trovava domenica pomeriggio con il suo fidanzato ai Quartieri Spagnoli.
La polizia sta cercando di chiarire come sia precipitata la statuina, che raffigurava un’antica divinità pagana. Secondo indiscrezioni, potrebbe non essere caduta accidentalmente ma lanciata per errore da una finestra di un appartamento al terzo piano, in cui si trovavano diverse persone, compresi alcuni minori.
La procura di Napoli ha aperto un’indagine per omicidio colposo, anche se al momento non ci sono indagati. La statuina, che pesava circa due chili, è caduta da un’altezza di oltre dieci metri, urtando un balcone al secondo piano e rompendosi.
Uno dei frammenti ha colpito Chiara alla testa, causandole le ferite fatali. Il fidanzato ha dichiarato di avere avuto l’impressione che non fosse l’unico oggetto caduto dal cielo.
I genitori di Chiara si sono opposti all’autopsia. Il padre, Gianfranco, noto amministratore di condomini a Padova, ha ringraziato pubblicamente i medici dell’Ospedale del Mare, esprimendo gratitudine per la loro umanità e professionalità.
Chiara Jaconis aveva studiato economia a Venezia e, dopo la laurea, aveva proseguito con master in management nel settore della moda tra Londra, Torino e Parigi.
Lavorava per importanti brand come Moncler, Givenchy, Louboutin e Prada. Nel suo profilo professionale si definiva una persona “appassionata, affidabile e grande lavoratrice”, con una forte passione per la moda di lusso, il cibo salutare e l’attività fisica.
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