ULTIMO AGGIORNAMENTO : 17 Settembre 2024 - 08:22
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Casoria, Consorzio Cimiteriale: Anac boccia l’esposto di ex amministratore. Legittima la nomina di Terracciano

L’Autorità Nazionale Anticorruzione archivia l’esposto di un ex amministratore

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Arzano. Consorzio Cimiteriale tra i comuni di Arzano, Casoria e Casavatore: l’Autorità Nazionale Anticorruzione archivia l’esposto di un ex amministratore.

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Nessuna incompatibilità di carica e di cumuli di funzioni per l’attuale direttore Sabato Terracciano.

Un esito scontato sia per il consiglio di amministrazione che per il primo cittadino Luigi Maglione che aveva bollato come “scempiaggini” le dicerie fatte veicolare sulla nomina dell’attuale direttore da parte del primo cittadino di Casavatore.

Dopo un attenta e minuziosa documentazione inviata proprio dall’attuale manager Terracciano, coadiuvato dai consiglieri consortili – che sin da subito hanno evidenziato l’assoluta infondatezza dell’esposto-, l’Anac ha archiviato definitivamente l’accertamento evidenziando che non si “ravvisano allo stato i presupposti per l’avvio di un procedimento di vigilanza in materia di prevenzione della corruzione”.

Uno smacco sia per il denunciante che per i detrattori che avevano puntato il dito, in particolare, sul cumulo di incarichi conferiti all’attuale Direttore consortile e la sua nomina e responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, oltre che a responsabile degli affari generali e finanziari in un ente che conta appena otto dipendenti di cui solo due amministrativi a fronte di un utenza di circa 150mila persone provenienti dai tre comuni consorziati.

Con la conseguenza, secondo il denunciante, che si sarebbe ritrovato ad adottare atti fornendo egli stesso il relativo parere di regolarità, oltreché l’organismo indipendente di valutazione (OIV), avrebbe comunicato che, in ragione di tale anomala molteplicità di ruoli, il Direttore si sarebbe trovato sovente nella condizione di doversi astenere dai provvedimenti.

Ma nella giornata di ieri a mettere la parola fine ad una vera e propria persecuzione l’Autorità Anticorruzione che ha bocciato definitivamente l’esposto dove veniva inverosimilmente riportato che lo stesso avrebbe contemporaneamente ricoperto anche la carica di componente dell’OIV che invece è risultato monocratico e affidato ad un professionista esterno.


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