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I DATI

Campi Flegrei: suolo sollevato di 14,5 cm nel 2024. Ma la velocità è in calo

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Nel mese di agosto, nei Campi Flegrei, è stata osservata una “riduzione della velocità del sollevamento del suolo”, fenomeno che verrà meglio definito con i dati delle prossime settimane. Lo riporta il bollettino mensile di sorveglianza dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, con sede a Napoli. A partire da metà aprile, la velocità media di sollevamento nella zona di massima deformazione, situata nel Rione Terra di Pozzuoli, è stata di circa 20 millimetri al mese, con un lieve abbassamento registrato tra il 20 e 21 maggio, in concomitanza con uno sciame sismico.

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Il bradisismo, fenomeno ciclico tipico dei Campi Flegrei, ha causato dal 2005, anno di inizio dell’attuale fase di “unrest”, un sollevamento totale di 1,32 metri nel Rione Terra, con un incremento di circa 14,5 centimetri solo dall’inizio del 2024. Il bollettino conferma che la deformazione del suolo ha mantenuto la tipica forma radiale “a campana”, simile a quella delle fasi precedenti, con la sorgente di deformazione localizzata poco a sud della stazione del Rione Terra.

Un’anomalia locale persiste invece alla stazione Gnss dell’Accademia Aeronautica. Sebbene coerente con la fase di “unrest” globale della caldera, dal 2021 è stato osservato un cambiamento nel vettore di spostamento, che ha perso la componente verso nord. Anche la componente verticale ha mostrato un sollevamento inferiore di circa 10 centimetri rispetto a quanto previsto. In occasione dello sciame sismico del 17-18 agosto, nell’area Accademia-Solfatara, la stazione Gnss ha registrato uno spostamento di circa 5 millimetri verso sud e un abbassamento di 1 centimetro.

I dati mareografici rilevati dalla stazione di Pozzuoli Porto hanno indicato un sollevamento del suolo di circa 95 centimetri tra gennaio 2016 e agosto 2024. Dal 2006, l’area ha registrato un sollevamento complessivo di 1,27 metri. In termini sismici, il mese di agosto è stato particolarmente attivo nell’area flegrea, con 634 terremoti registrati, tra cui uno di magnitudo 3.7 il 30 agosto. Di questi, 171 eventi sismici sono stati concentrati in sei sciami. Gli eventi del 17-18 agosto, localizzati nella zona dell’Accademia, sono stati di natura idrotermale, fenomeno già osservato nei mesi di maggio.




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