Proseguono in Spagna le polemiche attorno al Santiago Bernabeu, lo storico stadio del Real Madrid. Da mesi, i residenti del centro della capitale spagnola lamentano il disturbo alla quiete pubblica causato dai forti rumori durante le partite e i concerti organizzati nella struttura. Le proteste hanno raggiunto una tale intensità da attirare l’attenzione di personalità di spicco, inclusi giuristi e politici.
Uno degli interventi più rilevanti è stato quello di José Antonio Martín Pallín, ex giudice della Corte Suprema spagnola. In un’intervista alla TV pubblica Tve e in dichiarazioni riprese dal quotidiano Marca, Pallín ha mosso accuse pesanti contro il club madrileno, sostenendo che “il Real Madrid si sta dopando con denaro pubblico grazie all’uso del Bernabeu”. L’ex magistrato ha spiegato che lo stadio non solo genera rumori insopportabili per i cittadini, ma rappresenta anche un potenziale problema legato alle norme del Fair Play finanziario della Uefa.
Secondo Pallín, infatti, il club potrebbe trarre vantaggio da alcune attività extra sportive, come i parcheggi e gli eventi non calcistici organizzati al Bernabeu, che generano introiti significativi. Queste entrate aggiuntive, per l’ex giudice, avrebbero l’effetto di distorcere la competizione sportiva, motivo per cui la questione potrebbe diventare un tema caldo anche a livello europeo.
Ma non è solo una questione di finanza: Martín Pallín ha denunciato anche il grave impatto ambientale dello stadio, definendo il rumore prodotto durante gli eventi “un reato contro l’ambiente”. La soluzione, secondo l’ex giudice, sarebbe inevitabilmente quella di insonorizzare la struttura, anche se questo comporterebbe ingenti costi per il club.
Il dibattito attorno al Santiago Bernabeu continua a dividere l’opinione pubblica, mentre il Real Madrid, al momento, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito. Intanto, i residenti del centro di Madrid continuano a chiedere interventi per mitigare i disagi causati dalle attività dello stadio.
