Francesco Capozzoli, 36enne di Cercola, è stato arrestato con l’accusa di aver organizzato una serie di sparatorie nel comune napoletano.
Secondo gli inquirenti, l’obiettivo era terrorizzare la popolazione e affermare il proprio potere criminale.
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L’episodio più grave risale al 28 febbraio 2024, quando due uomini a bordo di uno scooter hanno sparato più volte in via Madonna delle Grazie.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno permesso ai carabinieri di identificare Capozzoli come il presunto organizzatore delle stese.
Legami con la camorra e contrasti tra gang
Capozzoli, già noto alle forze dell’ordine per i suoi legami con ambienti malavitosi, avrebbe agito per conto di una gang giovanile in contrasto con altre organizzazioni criminali locali.
Le indagini suggeriscono che alla base degli scontri ci siano dispute per il controllo del territorio e di alcune attività illecite.
L’accusa di associazione mafiosa
L’arresto di Capozzoli è stato convalidato con l’aggravante mafiosa, in quanto le azioni compiute sono state ritenute tipiche della criminalità organizzata. Il gip ha sottolineato i legami familiari del 36enne con esponenti di clan camorristici e le sue frequentazioni in ambienti malavitosi.
Un minorenne complice
Insieme a Capozzoli è ricercato un complice minorenne, ripreso mentre sparava con una pistola semiautomatica.
Il nuovo reato introdotto dal decreto Caivano
Le azioni compiute dai due uomini rientrano nel nuovo reato introdotto dal decreto Caivano, che punisce l’esplosione di colpi d’arma da fuoco e lo scoppio di materiale esplodente al fine di incutere timore nella popolazione.
Le indagini sono ancora in corso per individuare eventuali altri complici e per ricostruire i dettagli delle stese.
Articolo pubblicato il giorno 20 Settembre 2024 - 09:03