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Tensione al carcere di Ariano Irpino: detenuti protestano e aggrediscono gli agenti

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Si sono verificati gravi disordini nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Diversi detenuti hanno dato vita a proteste violente, scontrandosi con gli agenti della Polizia Penitenziaria.

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Ieri due detenuti ex art.32 psichiatrici hanno preso a pugni un poliziotto penitenziario del carcere di Ariano Irpino costretto alle cure mediche.

La violenza inaudita dei due reclusi non solo hanno aggredito il poliziotto penitenziario di turno ma hanno anche distrutto due camere di pernottamento.

Per il segretario regionale CON.SI.PE Campania Tommaso De Lia “oggi la violenza nelle carceri campane è all’ordine del giorno, frutto di un sistema penitenziario al collasso che manifesta tutte le sue falle a discapito di una crescente precarietà della sicurezza di tutti”.

Per il delegato nazionale dirigenti Polizia Penitenziaria CON.SI.PE  Vincenzo Santoriello “quanto accaduto nel carcere arianese è l’emblema della realtà che sta vivendo il personale di Polizia Penitenziaria in sede, personale ridotto all’osso, mancanza di sicurezza, una realtà che preoccupa tutti eppure nessuno fa’ nulla per migliorarne le condizioni di lavoro di centinaia di servitori dello Stato sedotti ed abbandonati a loro stessi, come il poliziotto penitenziario di turno aggredito”.

Per il vice presidente CON.SI.PE Luigi Castaldo “i reclusi psichiatrici non solo mettono a repentaglio l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria ma destabilizzano soprattutto l’ordine e la sicurezza all’interno delle sezioni detentive, da tempo come confederazione sindacati abbiamo chiesto al Governo interventi risolutivi e concreti nella gestione di questi soggetti che andrebbero trattati ed inseriti in circuiti idonei, ma non nei penitenziari.

Pertanto il 12 settembre prossimo saremo davanti al Prap della Campania a manifestare contro un sistema penitenziario fallimentare che produce tanta violenza e suicidi.
Il CON.SI.PE esprime massima solidarietà al poliziotto penitenziario di oggi vilmente aggredito”.




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